La Terza sezione d’Appello della Corte dei Conti ha emesso una sentenza storica, confermando la condanna per il danno erariale causato dalla cosiddetta strada fantasma Celso-Casal Velino, nel cuore del suggestivo Cilento.
«I responsabili contabili del Settore tecnico e del servizio finanziario di Palazzo Sant’Agostino, insieme all'istituto bancario tesoriere – si legge negli atti riportati dagli organi di stampa - sono stati condannati al pagamento in solido di 1,5 milioni di euro a favore della Provincia. Questa condanna deriva dal falso predisporre di mandati di pagamento per crediti inesistenti, risalenti agli esercizi finanziari 2007 e 2008, successivamente quietanzati da impiegati bancari a favore di una ditta individuale, senza alcun diritto di credito».
La Fondazione Vassallo, presieduta da Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore Angelo, esprime ferma soddisfazione per il verdetto della Corte dei Conti. «Questa sentenza, sebbene colpisca i tecnici coinvolti, non può esimere dalle responsabilità politiche connesse alla vicenda evidenzia Dario Vassallo - La strada Celso di Pollica-Casal Velino e altre infrastrutture simili, denunciate dal compianto Sindaco Angelo Vassallo già nel 2010, rimangono un simbolo dell'inefficienza e della corruzione che hanno afflitto la provincia di Salerno».
Il Presidente della Fondazione Vassallo ricorda, con dolore, il sacrificio del fratello Angelo, assassinato nel 2010 dopo aver testimoniato davanti alla Commissione Provinciale sulle anomalie legate a queste opere.
Il Presidente conclude con un netto “richiamo a coloro che hanno ingannato la fiducia dei cittadini, esortandoli a vergognarsi per le loro azioni disoneste e dannose per la collettività” e lanciando una proposta: «Se la Provincia deve riscuotere un milione e mezzo di euro, come Fondazione proponiamo che questi soldi vengano utilizzati per ultimare la strada “Celso di Pollica – Casal Velino” – aggiunge Dario Vassallo – Non vadano dispersi, ma utilizzati per progettualità chiare, trasparenti, finalizzate al miglioramento reale della mobilità in Cilento, per superare le marginalizzazioni e connettere luoghi e cittadini, con interventi concreti e non spot propagandistici. La politica deve scendere sui territori, con poche chiacchiere, ma tanti fatti».