Alunna con disturbi dell'apprendimento,
il Tar: «Prof senza colpe, legittimo bocciarla»

Alunna con disturbi dell'apprendimento, il Tar: «Prof senza colpe, legittimo bocciarla»
di Gianluca Sollazzo
Martedì 12 Novembre 2019, 06:15 - Ultimo agg. 06:25
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Un allievo con disturbo dell’apprendimento o con patologia può essere bocciato in assenza di una adeguata sensibilizzazione dei genitori nei confronti del corpo docente. Inoltre in presenza di una tardiva comunicazione della diagnosi medica il consiglio dei docenti non può programmare un piano didattico personalizzato. A stabilirlo con una sentenza è la prima sezione del Tar di Salerno che ha rigettato il ricorso presentato dalla famiglia di una studentessa bocciata l’anno scorso per insufficienze in alcune materie. L’allieva è iscritta in un liceo salernitano e non è stata ammessa alla classe successiva. La sentenza non ravvisa irregolarità dei docenti né una condotta omissiva a seguito della bocciatura della ragazza affetta da un disturbo dell’apprendimento e classificata come Bes, cioè allieva con bisogni educativi speciali.

I fatti risalgono all’estate scorsa, quando l’allieva è stata bocciata in presenza di tre insufficienze. Secondo i giudici del Tar di Salerno non è rinvenibile «un nesso di causalità tra la ritardata predisposizione del piano di apprendimento personalizzato ed in giudizio di inidoneità espresso negli atti impugnati», inoltre non si riscontra «alcuna condotta omissiva da parte dell’istituto scolastico». Per i giudici «in assenza di attività di sensibilizzazione da parte dei genitori nei confronti dell’istituto scolastico sulle peculiari condizioni di salute della allieva, non appare implausibile che l’istituto scolastico abbia ritenuto di non attivare il piano di apprendimento personalizzato, ma di procedere con gli ordinari mezzi di verifica e valutazione dell’impegno scolastico della minore».
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