Aveva messo insieme circa 20mila euro complessivi, grazie al beneficio del reddito di cittadinanza. È finito a processo per truffa, dinanzi al giudice del tribunale monocratico di Nocera Inferiore. Attraverso una serie di raggiri, un uomo di Pagani avrebbe dichiarato il falso, per ottenere l’erogazione di sussidi assistenziali dallo Stato consistente nel reddito di cittadinanza. Il beneficio era stato ottenuto dall’Inps, ora parte lesa, dopo la sottoscrizione dell’istanza per l’ottenimento del contributo, «omettendo di segnalare all’ente erogatore informazioni dovute e rilevanti ai fini della determinazione del contributo del reddito di cittadinanza, inducendo in errore i competenti organi dell’Inps in ordine alla propria situazione economica, così procurandosi l’ingiusto profitto derivante dall’indebita percezione della somma di 20mila e 931 euro complessivi a titolo di contributo assistenziale, con pari danno per l’ente pubblico erogatore».
I fatti sono riferiti al periodo compreso dal 29 marzo al 24 settembre 2019, date in cui vennero effettuati i pagamenti, in accordo rispetto alle esigenze documentate - per la Procura – falsamente.