Alimenti, sos bollino rosso su dieta mediterranea: la denuncia

Alimenti, sos bollino rosso su dieta mediterranea: la denuncia
Alimenti, sos bollino rosso su dieta mediterranea: la denuncia
Mercoledì 28 Luglio 2021, 15:33 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 15:10
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La tutela della biodiversità alimentare per proteggere il Made in Italy. Un modello che potrebbe essere adottato anche in India, mentre in Sudamerica rischia di fare scuola il bollino nero cileno - prosegue Coldiretti - che sconsiglia di fatto l'acquisto di prodotti come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi, e a cui potrebbero guardare il Brasile e il Perù. L'Australia si potrebbe dotare presto di un sistema a stelle (Health star rating) che come il nutriscore sui basa sulla presenza di determinate sostanze in 100 grammi di prodotto. «I bollini allarmistici, basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate, favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali» ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che si tratta di «un grave danno per il sistema agroalimentare italiano proprio in un momento in cui potrebbe essere l'elemento di traino di un piano strategico di internazionalizzazione per far crescere la presenza del Made in Italy sui mercati stranieri».

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L'iniziativa della Coldiretti in occasione del pre-Summit sul food system dell'Onu ha fatto conoscere il sistema agroalimentare italiano e il ruolo degli agricoltori nel preservare un ecosistema integrato per una crescita sostenibile che ha portato l'Italia ad essere leader mondiale nella tutela della biodiversità, nella sicurezza alimentare e nelle produzioni di qualità. Questo patrimonio è alla base del record storico fatto segnare dall'export agroalimentare Made in Italy, che fa registrare un balzo dell'8,9% nel 2021 dopo essere stato l'unico settore in crescita anche nell'anno precedente con un valore di 46,1 miliardi, trainato dai prodotti della Dieta Mediterranea, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero nel primo quadrimestre dell'anno. Una ricchezza del Paese che viene ora messa a rischio dal diffondersi in tutto il mondo di sistemi di informazione fuorvianti, discriminatori ed incompleti che ingannano i consumatori inducendoli di fatto a preferire prodotti di minore qualità ed escludendo dalle loro tavola prodotti come l'olio extravergine d'oliva, simbolo della Dieta Mediterranea, non a caso iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco ed eletta migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S.

News & World's Report's. Modelli spinti dalle multinazionali che cercano - denuncia Coldiretti - di influenzare i consumatori anziché informarli, con l'obiettivo di sostituire sulle tavole cibi naturali presenti da centinaia di anni nella dieta con prodotti fatti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari, dalla carne fino alle bevande. Un danno incalcolabile per la salute dei cittadini e per la ricchezza, la varietà, l'unicità del modello agricolo e alimentare italiano.

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