L'eccellenza dell'Irpinia sbarca a New York con i suoi tre fuoriclasse: Fiano, Greco di Tufo e Aglianico. I Docg alla conquista degli States

A trent'anni dalla prima denominazione di origine controllata arrivano una serie di iniziative negli Usa: giro d'affari da 70 milioni di euro

L'eccellenza dell'Irpinia sbarca a New York con i suoi tre fuoriclasse
L'eccellenza dell'Irpinia sbarca a New York con i suoi tre fuoriclasse
Valentino Di Giacomodi Valentino Di Giacomo
Martedì 7 Marzo 2023, 10:52 - Ultimo agg. 10:55
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L'Irpinia, con l'eccellenza dei suoi vini, sbarca a New York. A trent'anni dalla prima Docg (denominazione di origine controllata e garantita) per i suoi vini, l'Irpinia rilancia la carta dell'internazionalizzazione al di fuori dell'Europa partendo dalla città di New York. Il Consorzio di Tutela Vini d'Irpinia ha voluto rilanciare con una serie di iniziative il proprio marchio negli States. La provincia campana esce così dalla sua nicchia per riproporsi con le sue eccellenze senza pari sul mercato americano partendo dalla promozione di un territorio ancora poco conosciuto.

La campagna di promozione del brand Irpinia è iniziata con una masterclass al ristorante Il Gattopardo sui vini irpini tenuta dalla wine educator Susannah Gold sui tre principali vitigni autoctoni: Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e Irpinia Aglianico. Il secondo appuntamento è stato Italian Table Talk: una serie di discussioni organizzate dal Gruppo Ristoratori Italiano, presieduto da Gianfranco Sorrentino, focalizzata su temi e argomenti relativi alla cucina e ai vini italiani e al settore della ristorazione e dell'ospitalità.

Il focus è stato appunto il territorio irpino. Il terzo appuntamento sarà mirato ad un pubblico più giovane e si terrà oggi nella pizzeria Ribalta dove si svolgerà un pizza party con blogger del settore per far conoscere la versatilità del vino irpino con appunto l'abbinamento come la pizza. 

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Sono 10,5 milioni le bottiglie che si producono in Irpinia tra vini Docg e Doc: un valore di mercato di oltre 70 milioni di euro destinato a crescere grazie all'obiettivo di esportare sempre più vino anche negli Usa.
 

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