Monte di Procida, Lavinum Wine Resort: l’antica cantina riprende vita

Lavinum Wine Resort è il nome del progetto che segna la rinascita del cellaio, voluto dalla famiglia Scotto Lavina.

Lavinum Wine Resort
Lavinum Wine Resort
Martedì 17 Ottobre 2023, 10:05
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Dormire tra le vigne è un'esperienza emozionante, che infonde una benefica sensazione di relax.
Se poi siamo nei Campi Flegrei, e in un antico cellaio di metà Ottocento, il tutto si arricchisce di notevoli punti di interesse e di conoscenza diretta.

Lavinum Wine Resort è il nome del progetto che segna la rinascita del cellaio, voluto dalla famiglia Scotto Lavina.

I Campi Flegrei sono un micro cosmo animato da realtà interessanti e vivaci che si intrecciano con la storia antica dei luoghi, con le attività marinare, e con la terra resa fertilissima dai tanti vulcani. Campi ardenti, appunto, questi favolosi Campi Flegrei hanno un’altra storia di felice recupero da raccontare: sulla collina di Torregaveta, a Monte di Procida, la famiglia Lavina ha restaurato un’antica e tipica casa rurale del 1800, dove i coloni erano dediti alla viticoltura, immersi in un contesto paesaggistico di grande bellezza.

Sull’alto costone di tufo le vigne guardano il mare e la costa frastagliata, disegnata dall’ impeto dell’attività vulcanica.

Grazie ad un lungo e attento restauro, l’antico cellaio ha ritrovato il suo splendore, grande cura è stata dedicata anche ai terreni terrazzati, dotati di nuovi impianti di viti.

La casa cantina ha ripreso il suo ciclo produttivo,  le cave sotterranee, destinate in origine a cisterne d’acqua per l’irrigazione e per l’uso domestico, oggi ospitano le botti e gli impianti per la vinificazione, garantendo la giusta temperatura e umidità. Sono quelle che in zona vengono chiamate piscine, un sistema ingegnoso, elaborato dai romani, di raccolta dell’acqua che rendeva autosufficiente l’azienda agricola.

Si possono osservare in alto i cunicoli scavati nella roccia, quelli che dai locali della struttura arrivano alle cisterne, dai quali venivano calati i secchi per portare acqua alla cucina e al cellaio.

Michele Lavina ha raccolto, con grande sensibilità, gli attrezzi che i coloni utilizzavano in agricoltura e in viticoltura, creando con questi delle opere d’arte esposte nelle sale, come racconto della memoria rurale flegrea. Arrivando si gode appieno della bellezza dell’intero contesto e del relax indotto dal silenzio nel quale si viene avvolti.

Le camere al piano superiore sono panoramiche, circondate dalle vigne di falanghina e biancolella, dotate tutte di terrazzino, con vasca idromassaggio per completare il ciclo di benessere che si vuole offrire agli ospiti di Lavinum Wine Resort.
 
Alle spalle di Lavinum Wine Resort, risalendo ancora un po’ la ripida collina, c’è il grande orto dal quale il giovane chef Christian Guida raccoglie personalmente verdure e ortaggi da utilizzare in cucina. Si rispetta il ciclo della stagionalità e il legame con la tradizione contadina del territorio. Un valore aggiunto notevole che marca decisamente l’identità dei piatti e dell’intero progetto.

 

Quando il tempo lo permette, nelle vigne panoramiche gli ospiti possono godere dell’aperitivo con Falanghina, sia in versione ferma che spumante, di casa Lavinum, in abbinamento al benvenuto di Christian 

La cucina spazia tra i prodotti del mare, dell’orto e della terra, con ricette ricercate tra famiglie contadine del luogo, ma anche con piatti attuali che seguono l’estro del giovane chef. Tra i più richiesti ci sono le eliche al sugo di coniglio, le pennacce di Gragnano al ragù di agnello con tartufo, i mezzanelli alla genovese, la parmigiana con melanzane del proprio orto, il trancio di pescato del giorno con i limoni raccolti nella tenuta. 

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