5) SORVEGLIANZA AEREA E MISSIONE NAVALE UE
Il decalogo prevede più vigilanza in mare, soprattutto aerea, anche attraverso Frontex, e la fornitura supplementare di attrezzature e la formazione della Guardie costiera tunisina. Poi si rompe un tabù degli ultimi anni della politica Ue, dopo la fine dell’operazione Sophia, proponendo la valutazione «dell’estensione di missioni navali esistenti nel Mediterraneo». È una delle richieste più volte ribadite dal governo italiano, ma sul punto, e sul mandato effettivo della missione, l’ultima parola spetta agli Stati.