Lina Wertmuller e la figlia adottiva Maria Zulima, il grande amore e la seconda giovinezza della regista

Lina Wertmuller con la figlia adottiva Maria Zulima Job
Lina Wertmuller con la figlia adottiva Maria Zulima Job
di Leonardo Jattarelli
Venerdì 10 Dicembre 2021, 15:18 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 10:30
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La scomparsa, ieri, della grande regista Lina Wertmuller all'età di 93 anni, riporta alla memoria non soltanto la sua immensa qualità artistica ma anche ritagli della sua vita privata che sono stati intensi alla pari dei suo film. Oggi si torna a parlare del suo sodalizio artistico ma prima di tutto sentimentale con il marito, il grande scenografo Enrico Job, con il quale Lina Wertmuller  ha trascorso 44 anni della su vita. 

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Lina Wertmuller e il grande amore per il marito 

«È stato l’incontro più importante della mia vita – raccontò Wertmuller di Job in un’intervista – Preparavo i costumi di “Questa volta parliamo di uomini”, vidi un disegno bellissimo, mi dissero che era suo, che era un vero talento.

E io, cretina: “Se non lo conosco, non è nessuno”. Invece, me lo presentarono ed era bellissimo, coltissimo, spiritoso. La sera stessa già saltellavo e dicevo: “È lui!”. Ci conoscemmo nel ’65, ci sposammo nel ’67 e ci siamo amati sempre».

 

L'esistenza della regista è stata segnata fortemente dall’amore, prima quello per Job («Un uomo luminoso, un grande artista, un fine intellettuale, un pezzo raro. Ho avuto il dono di stare con lui 44 anni, siamo stati due compagni di gioco»), uno dei più noti scenografi della scena teatrale degli Anni Sessanta, e dopo quello per la figlia adottiva Maria Zulima che è sempre stata stata legatissima alla madre adottiva. La donna, originaria di Marsiglia, nacque il 17 gennaio del 1991 e fu l’unica figlia della coppia, nata dal concepimento di Enrico Job con un’altra donna.

La bambina di Job che divenne sua


Quando la Wertmuller infatti aveva 62 anni,  accolse nella sua vita la bambina e ne ha sempre parlato come una figlia naturale. A chi le chiedeva se fosse sua figlia adottiva, rispondeva sempre: «Sono tutte sciocchezze. Maria è la figlia di Job e quindi è mia figlia. È nata dal nostro amore. La vita è imprevedibile. Diventare genitori è stato bellissimo…».

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Maria Zulima è sempre stata al fianco della madre nei momenti più belli della sua vita, e il loro rapporto si è rafforzato dopo la scomparsa di Enrico Job, nel 2008, a causa di una leucemia fulminante che lo portò via in pochissimo tempo. Fra le ultime occasioni pubbliche in cui è stata vista insieme insieme alla madre, c’è sicuramente la cerimonia per la premiazione dell’Oscar alla carriera. Le due infatti erano insieme sul palco di Hollywood mentre Lina Wertmüller riceveva la celebre statuetta dorata.

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I genitori, che la chiamavano Maucì, l’hanno inserita in molti dei loro film e ha persino gattonato in “Io speriamo che me la cavo.” Tra le sue apparizioni sul grande schermo ci sono anche “Ferdinando e Carolina” del 1999, “Peperoni ripieni e pesci in faccia”del 2004, e “Mannaggia alla miseria!” del 2009.
Crescendo, la Zulima oggi trentenne, si è allontanata dal mondo dello spettacolo, inseguendo i suoi sogni: «Ha vent’anni e vuole fare la skipper, quindi dovrò rassegnarmi a rigirarmi nel letto la notte pensando che mia figlia sta chissà dove in mezzo all’Oceano Atlantico», aveva confessato la regista dieci anni fa. Oggi la figlia vive a Roma con il suo compagno, Alessandro Santoni.


La maternità a 60 anni 

L’arrivo di Maria Zulima nella vita di Lina Wertmüller suscitò grandissime polemiche: fu diffusa infatti una fotografia della regista, al tempo 62enne, mentre teneva tra le braccia una neonata. Lo scatto fece pensare subito ad un’adozione clandestina, tanto che l’Anfaa (associazione che riunisce genitori adottivi ed affidatari), presentò un esposto alla Procura della Repubblica per i Minori di Brescia contro la coppia per aver violato le direttive dell’adozione.
La verità si conobbe solo tempo dopo, quando Enrico Job decise di fare chiarezza pubblicamente per evitare gravi insinuazioni: la bambina, Maria Zulima Angelica Antonia, era venuta al mondo da una storia extraconiugale dello scenografo.
La madre biologica non aveva intenzione di crescerla, così, dopo aver detto la verità alla moglie, lei decise di accogliere amorevolmente la piccola come fosse stata sua: «Posso dirle che quella signora non è italiana, che è sposata e che è stata una scappatella senza importanza – raccontò  Enrico Job -. A Lina non avrei confessato nulla. Ma la madre naturale il figlio non lo voleva. Io ho avuto un gran travaglio pensando all’eventuale aborto. Alla fine, la piccola me la sono portata a casa». E la Wertmuller ha vissuto una seconda giovinezza di mamma adottiva.
Lo scorso novembre, Maria Zulima Job ha pubblicato sul suo profilo Instagram uno scatto degli Anni Novanta, nel quale è ritratta felice e spensierata con i suoi genitori. A corredo della foto una celebre frase tratta dal film Disney, Lilo e Stitch «Ohana significa famiglia, e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato».

 

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