Minatore coperto di polvere accompagna il figlio alla partita di basket: la foto commuove il web

Minatore coperto di polvere accompagna il figlio alla partita di basket: la foto commuove il web
di Flavio Pompetti
Giovedì 27 Ottobre 2022, 10:00
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Il cellulare non ha ricezione nelle viscere della cava di carbone in Kentucky, nella quale ogni mattina Michael McGuire si immerge per iniziare il turno di lavoro. Per questo il minatore non poteva sapere che il suo nome stava facendo il giro del mondo su Internet. Se n'è accorto quando è riemerso dal cunicolo, e i compagni del secondo turno lo hanno accolto con un'ovazione. Il suo telefonino era pieno di chiamate, e il caposquadra gli ha consegnato un biglietto sudicio di polvere, con la lista delle reti televisive che volevano intervistarlo. 

Il giorno prima McGuire si era attardato in miniera, ed era uscito un'ora e mezza più tardi del previsto. Non c'era più tempo per andare a casa, lavarsi e cambiarsi d'abito come avrebbe voluto fare. L'unica soluzione era guidare di gran corsa verso l'arena sportiva, dove la moglie e il primogenito Easton lo aspettavano con i biglietti in mano per una partita di beneficenza della squadra di basket del cuore: la leggendaria University of Kentucky. È lì che Michael è stato ritratto in una foto poi apparsa su Facebook. La tuta di lavoro sporca e sbottonata, con le strisce fluorescenti arancioni su campo nero. La testa e il volto barbuto segnati dalla fuliggine che si insinua a scavare rughe precoci sulla sua fronte di ventinovenne. Michael è distrutto dalla stanchezza perché era uscito di casa alle quattro e mezza di mattina. Il corpo è quasi sdraiato sulla poltroncina, ma la faccia è rivolta a Easton, il figlio di quattro anni, eccitato alla sua prima esperienza di una partita dal vivo. È un'immagine di richiamo universale: il momento nel quale un padre amorevole condivide una passione intima con il proprio figlio, in un passaggio che a volte è destinato a durare per tutta la vita. I segni del duro lavoro che permette ai tre di godere del momento di gioia esasperano la drammaticità della foto. La forza di questo ritratto non è sfuggita all'allenatore della squadra, l'altrettanto leggendario John Calipari, da tredici anni sulla panchina del Kentucky, e da sette nella Hall of Fame del basketball statunitense.

Già di prima mattina quando Michael era ancora sottoterra, il coach ha raggiunto la moglie Mollie al telefono: «Il sogno americano della mia famiglia è iniziato con mio nonno che lavorava in una miniera di carbone a Clarksburg, in West Virginia le ha detto per questo la foto mi colpisce profondamente». 

L'attività estrattiva del carbone in Kentucky era in declino fino a qualche anno fa, mentre la politica energetica degli Usa si spostava verso le fonti pulite e rinnovabili. Gli investimenti sono tornati di recente, con i sussidi concessi al settore dall'amministrazione Trump prima, e con l'emergenza causata dalla guerra in Ucraina. Michael McGuire l'anno scorso ha lasciato il lavoro di postino, per essere assunto dalla Wellmore Coal Company; un lavoro più rischioso ma meglio pagato. Una seconda telefonata da Calipari, questa volta diretta al minatore dopo il rientro a casa, ha chiuso il cerchio di questa storia commovente. Il coach ha invitato l'intera famiglia McGuire per una partita di loro scelta, nel campionato universitario che sta per iniziare. I tre (quattro con la sorellina Annie, di appena un anno), riceveranno il trattamento riservato alle celebrità in visita: poltroncine a bordo campo, accesso esclusivo alle fasi di riscaldamento prepartita, e incontri individuali con i giocatori. A fine gara, cena con Calipari e gli altri dirigenti della University of Kentucky. «Il desiderio di Michael di assistere alla partita era tanto forte da spingerlo a venire senza nemmeno cambiarsi d'abito, ma non è questo a intenerirmi - dice Calipari - Voleva essere lì, al fianco di suo figlio. E questo è quello che conta».

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