Kate Moss, ciak si gira alla stazione Tiburtina
La super top a Roma per uno spot

La Stazione Tiburtina location della regina della passerella Kate Moss. Incredibile ma vero: la supertop, splendida neoquarantenne, ha fatto un blitz in gran segreto nella Capitale nei giorni scorsi per girare lo spot pubblicitario di una celebre griffe italiana.



La scena è stata girata sulle scale mobili della stazione: ecco una elegantissima Moss - in abito nero con vistosi alamari che lasciano intravvedere una notevole scollatura, grandi occhiali scuri, i lunghi capelli biondi - scendere, con un’espressione tra l’annoiato e l’imbronciato. Inavvicinabile la leggenda delle passerelle: non solo il set, ma tutta la permanenza-lampo nella Capitale di Kate Moss, sono stati blindati. La top inglese ha scelto un albergo in centro, tenendosi però alla larga dalle mete stellari scelte dalle superstar di passaggio a Roma.









Di prima mattina era già sul set alla Stazione Tiburtina, lavorando senza sosta fino al primo pomeriggio. Nessuna ghiottoneria, nella pausa pranzo, nonostante i vari inviti di alcuni dei più famosi e mondani ristoranti del Centro, la Moss non si è mossa dalla location e ha voluto solo un'insalata di verdure miste, biologica e senza olio, pane niente e proteine neanche. Ha pure rifiutato altri inviti per la cena in ristoranti che avrebbero fatto a gara per portarle il miglior pesce del mar Tirreno: niente da fare. Sul set la Moss ha ricevuto la visita, graditissima, di Frida Giannini, direttore creativo di Gucci.



Quasi due giorni di lavoro sul set e, finite le scene, la supermodella ha fatto ritorno in albergo senza alcuna concessione alla mondanità. Un solo strappo alla regola “stakanovista” che si è imposta durante il suo blitz romano: prima di partire ha fatto un salto in centro, top secret anche quello, per fare shopping di scarpe da un artigiano de luxe del settore. Poi di nuovo in albergo, cena e a nanna. E la mattina dopo, sempre scortata da due persone, via, verso l'aeroporto. La bellissima Kate ha lasciato un pizzico di nostalgia per l’occasione imperdibile, e di assoluta rarità, del suo passaggio a Roma. Breve, ma sempre al top.






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