Comicon 2022, Fortunato Cerlino a Napoli con l'anteprima di American night: «Io, trafficante d'arte e la nuova mafia Usa»

Comicon 2022, Fortunato Cerlino a Napoli con l'anteprima di American night: «Io, trafficante d'arte e la nuova mafia Usa»
di Diego Del Pozzo
Domenica 24 Aprile 2022, 08:00 - Ultimo agg. 18:51
4 Minuti di Lettura

Un neo-noir che omaggia i grandi classici del cinema americano e, attraverso una storia criminale di paura e desiderio ambientata nel mondo dell'arte contemporanea, racconta le zone d'ombra di un'umanità lacerata, immersa in una New York illuminata al neon e bagnata dal sangue: s'intitola «American night» ed è l'esordio nel lungometraggio del quarantaquattrenne regista e sceneggiatore fiorentino Alessio Della Valle, che per l'occasione ha messo assieme un cast internazionale composto da Emil Hirsch, Jonathan Rhys Meyers, Paz Vega, Jeremy Piven, Michael Madsen, Annabelle Belmondo, Anastacia, Maria Grazia Cucinotta e Fortunato Cerlino. I visitatori del Comicon, altre 25.000 presenze ieri tra la solita invasione di cosplayer ed appassionati di culture pop, lo hanno potuto guardare in anteprima italiana ieri a Napoli, nell'auditorium della Mostra d'Oltremare, dove è stato presentato in sala da Della Valle e Cerlino. 

Tanti applausi, naturalmente, soprattutto per il popolare attore napoletano diventato una star globale nei panni del boss Pietro Savastano in «Gomorra La serie»: «Qui ho il ruolo», ha raccontato, «di un corriere d'arte di nome Shakey, che sottobanco vende opere rubate e che con la sua presenza porta il caos nelle vite dei protagonisti.

In un contesto narrativo da noir tipicamente americano, il mio personaggio inserisce nella trama una ventata di alterità, poiché l'ho costruito guardando a certi antieroi un po' cialtroneschi che appartengono alla tradizione della commedia all'italiana. Mi sono rifatto a modelli nobili come Manfredi o Mastroianni e spero di essere stato all'altezza. Come suggerisce il suo nome, il mio Shakey è sempre agitato, confuso, sembra inseguire ma invece è inseguito, crede di poter gestire la propria vita ma purtroppo per lui non è così. La storia del film è la bomba e Shakey è la miccia senza sapere di esserlo». 

 

Prodotto da Martha Capello e Ilaria Dello Iacono, «American night» arriverà il 19 maggio nelle sale italiane grazie a 01 Distribution, dopo essere già uscito nei cinema americani e canadesi nelle settimane successive all'anteprima di settembre scorso alla Mostra di Venezia. Il film narra la storia di Michael Rubino (Hirsch), nuovo capo della mafia di New York col desiderio di potersi dedicare alla pittura e diventare un grande artista. In seguito al furto della celebre serigrafia della Marilyn rosa di Andy Warhol, incrocia sulla sua strada John Kaplan (Rhys Meyers), un mercante d'arte disordinato e ombroso ma anche il massimo esperto al mondo nell'individuazione dei falsi. Questo incontro è destinato a sconvolgere le vite di entrambi: «La notte americana del titolo», ha spiegato il regista, «è una notte dell'anima, perché come nei noir classici ho voluto scavare nell'interiorità dei personaggi per portarne fuori i tormenti. Ho lavorato molto sugli archetipi di questo genere cinematografico, mettendo in scena figure fortemente stilizzate ma tipiche come l'antieroe, l'antagonista, la moglie fedele, la femme fatale e l'innocente. A queste, però, ne ho aggiunta un'altra, quella del portatore di caos, affidata proprio all'interpretazione di Fortunato e non appartenente al canone del noir. Più in generale, proprio come Warhol modernizzò e rinnovò l'icona fotografica di Marilyn Monroe con la sua opera, io ho cercato di fare lo stesso con le strutture tipiche del genere noir». 

Video

Nel film, il cortocircuito tra arte e criminalità ruota intorno al concetto di bellezza: «È il tema che più mi ha interessato», ha aggiunto Cerlino, «credo che il rapporto tra arte e bellezza sia argomento molto attuale. I personaggi, infatti, deflagrano proprio perché entrano in contatto con qualcosa più grande di loro. D'altra parte, tutti noi quando entriamo in contatto con l'ideale di bellezza corriamo il rischio di vedere le nostre vite travolte, se non siamo all'altezza di questo stesso ideale. Da un certo punto di vista, anche la guerra che si sta combattendo in modo sanguinoso in Ucraina dimostra che ancora oggi con la bellezza e con l'amore ci si riempie troppo spesso la bocca ma quasi mai l'anima, proprio come accade ai personaggi del film». 

Della Valle ha girato una «bozza» dell'intero film con stuntmen e attori teatrali, in modo da arrivare poi sul vero set con ogni singola inquadratura già preparata in modo minuzioso. «Così, Alessio», ha concluso Cerlino, «ha mostrato grande sicurezza durante le riprese, mettendoci tutti a nostro agio. E per un attore è decisivo sentire che il proprio regista è pienamente consapevole di ciò che fa».

Oggi, intanto, al «Comicon» arriva il divo Zerocalcare, per parlare di punk. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA