Sandra Milo morta, da Claudia Cardinale a Barbara D'urso il dolore dei colleghi: «Aveva tanta voglia di amare»

Sandra Milo morta, da Claudia Cardinale a Barbara D'urso il dolore dei colleghi: «Aveva tanta voglia di amare»
Lunedì 29 Gennaio 2024, 11:19 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 09:35
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Lutto nel mondo del cinema e della tv per la morte di Sandra Milo che si è spenta oggi a 90 anni. Sono tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando dai colleghi dell'attrice. «Con lei perdo un pezzo della mia famiglia», ha detto Claudia Cardinale. «L'ho appena saputo e stavo svenendo. Sandra era una donna molto speciale che parlava d'amore. Era una grande madre che ha lavorato con i grandi del cinema». Così all'Adnkronos Marisa Laurito che insieme a Sandra Milo e Mara Maionchi ha condiviso un indimenticabile viaggio con il programma 'Quelle brave ragazzè prendendo il posto di Orietta Berti commenta la notizia della morte. «Sono molto addolorata. Sandra aveva una grande vitalità e tanta voglia di amare. Era una donna straordinaria, speciale. Sicuramente, di altri tempi», ricorda l'attrice.

Da Barbara D'Urso a Minoli

«Sandra… Tanto tempo passato insieme… Due anni di tournée in giro nei teatri d'Italia e tu sempre così carina, continuamente accanto a me, anche dopo… Nei momenti più inaspettati tu c'eri sempre, con una telefonata o con un messaggio… Un abbraccio ai tuoi figli…». Così su X Barbara D'Urso ricorda Sandra Milo con cui aveva diviso il palcoscenico in teatro con 'Il letto ovalè di Gino Landi. 

«Persona meravigliosa, colta, leggera, intelligente e profonda. Donna rara. Aver lavorato con lei e averla intervistata mi ha reso felice sempre». Così su X Andrea Delogu ricorda Sandra Milo, con cui aveva lavorato nell'estate del 2020, quando l'attrice era inviata speciale del programma di Rai1 'La vita in diretta Estatè, che Delogu conduceva con Marcello Masi. «Sandra è stata un'amica sincera e una compagna di viaggio preziosa. La ringrazio per avermi insegnato che qualsiasi momento negativo, perfino il più doloroso, poteva essere affrontato con sorriso e altruismo». Pierluigi Diaco, collega e amico personale di Sandra Milo, la ricorda così nel giorno della morte, oggi a 90 anni. «Per il gruppo di lavoro di 'Io e tè e 'Io e te di nottè è stata fonte inesauribile di entusiasmo e idee, una fan degli altri, una donna sempre pronta a mettersi in gioco con umiltà e spirito di squadra.

Sono contento che abbia ricevuto nel 2021 il premio che meritava, quel David di Donatello alla carriera che l'ha consacrata per ciò che era: una grande artista» dice Diaco. 

«Una grandissima, sia come persona che come attrice. Sandra era una donna unica, vera, sincera e totalmente anticonformista, diceva quello che pensava e faceva quello che voleva. E quando ha scoperto il suo ruolo a 'Mixer' l'ha interpretato nel modo migliore». Così Giovanni Minoli ricorda con l'Adnkronos Sandra Milo, scomparsa oggi a 90 anni, con cui aveva collaborato all'epoca di 'Mixer' su Rai2: all'interno del programma d'approfondimento, l'attrice aveva condotto una rubrica di costume. «Già prima, con 'Piccoli fans' fece un programma che oggi copiano tutti», dice Minoli ricordando il programma tv, che Milo condusse dal 1984 al 1989 e che prevedeva l'esibizione canora di alcuni bambini che interpretavano canzoni dei loro beniamini. «Di svampito non aveva niente, aveva inventato un personaggio ma era una donna di un'intelligenza, di una concretezza e di una visione molto attenta», conclude Minoli. 

«Era una donna di una generosità affettiva incredibile. Una persona con cui era facile diventare amici e i suoi slanci di affetto e la sua spontaneità erano autentici. Era intelligente, acuta ma in lei prevaleva la bontà, prevaleva la disponibilità nei confronti delle persone». Così con l'Adnkronos Pupi Avati ricorda Sandra Milo che diresse nel 2003 nel film 'Il cuore altrovè, presentato in concorso al Festival di Cannes. «Confesso che la volli nel film 'Il cuore Altrovè soprattutto perché ero molto incuriosito, essendo io un grande estimatore di Fellini, di tutto quello che lei sapeva del mondo felliniano. Il piacere di averla con me sul set per un certo periodo era anche quello di poter ascoltare da lei aneddoti e ricordi che magari non aveva condiviso in pubblico. C'era il grande piacere di avere con me la testimone di un cinema che non c'era più e soprattutto di un regista che non c'era più, con cui aveva avuto, come sappiano tutti, non solo un rapporto professionale ma un rapporto molto profondo», sottolinea il regista. «La cosa che mi sorprese di più - aggiunge Avati - fu la sua paura di non essere all'altezza. Un'attrice che aveva fatto dei film che erano nella storia del cinema era ancora insicura e a me le persone insicure sono quelle che piacciono di più. La sua disponibilità e la sua fragilità probabilmente le avevano resa difficile la vita».

Matano: «La figlia è una nostra collega»

«Ciao Sandra, addio alla diva, grandissima artista», dice Alberto Matano, giornalista e conduttore della Vita in diretta. «Oggi qui da noi è giorno triste - spiega - perché per noi perdere Sandra è come perdere una persona di famiglia. Il programma è stato la casa di Sandra Milo, e lei ci ha sempre portato la sua vitalità e il suo sorriso». Sandra Milo infatti è anche la mamma di Debora Ergas, una «colonna della Vita in diretta», la definisce Matano, che dice addio alla madre su X con queste parole: «Addio mamma. Sei di nuovo leggera... Nel vento». «Debora Ergas è una colonna del programma - continua Matano - e nell'ultimo periodo, che è stato molto complicato, le siamo stati tutti vicini perché si è dovuta dividere tra il lavoro e la mamma. Siamo vicini a lei come naturalmente ad Azzurra, che in questi ultimi tempi è stata l'angelo custode di Sandra, insieme a Ciro e al resto della famiglia». Ora, aggiunge Matano, «rimarremo custodi di tutti i racconti che Debora in questi anni ha condiviso con noi, perché Sandra Milo era una pezzo della storia e del cinema italiano. Ciao Sandra il tuo sorriso e la tua dolce ironia saranno sempre con noi». «Un mio ricordo personale? È forte, anche in questi anni anche complicati, anche durante il covid, ci siamo sempre scambiati messaggi incoraggiati, ho tutti i suoi vocali. Quando veniva con noi ne eravamo felici, ed era sempre come una festa. Quando stavi con lei dimenticavi il tempo, aveva questo charme, questa solarità che la rendeva senza età, bellissima e luminosa, era molto speciale nei suoi abiti sempre così femminili. Ora in questo saluto mi faccio portavoce della Vita in diretta perché per noi è mancata la mamma di una collega che era anche una diva, era Sandra Milo». (

«Buon Viaggio Cara Sandra. La tua dolcezza, la tua allegria, il tuo rimanermi vicina in alcuni momenti difficili rimarranno per sempre nel mio cuore. Questa sera dedicherò a te il concerto di Barcellona, vola sopra di noi». Così su X Laura Pausini ricorda Sandra Milo.

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