Cesare Cremonini e la foto di quando pesava 100 kg: «Non stavo bene. Mi ero annientato»

Il cantautore bolognese ha condiviso uno scatto inedito di un periodo non proprio facile della sua vita

Cesare Cremonini e la foto di quando pesava 100 kg: «Non stavo bene. Mi ero annientato»
Cesare Cremonini e la foto di quando pesava 100 kg: «Non stavo bene. Mi ero annientato»
Giovedì 11 Gennaio 2024, 18:33 - Ultimo agg. 12 Gennaio, 15:59
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Cesare Cremonini è uno degli artisti italiani più apprezzati dal pubblico amante della musica. Il cantautore bolognese ha milioni di fan che lo seguono appassionatamente anche sui suoi canali social e con i quali condivide momenti gioiosi ed emozionanti. Questa mattina, tuttavia, giovedì 11 gennaio, Cesare ha condiviso su Instagram uno scatto in cui ricorda un momento non proprio facile della sua vita.  

Cesare Cremonini ha pubblicato una foto in cui suona la chitarra, ha capelli lunghi, sembra essere un po' in sovrappeso e indossa una t-shirt e dei jeans. La didascalia recita: «Questa fotografia è del 2016. La scattò la mia ragazza di allora. Stavo iniziando a scrivere Nessuno vuole essere Robin. Non stavo bene. Pesavo 100 kg. Mi ero annientato per fare un disco. Una cosa stupida. O meglio, avevo annientato i sentimenti nei confronti di chi mi circondava, perché ero entrato in una folle simbiosi con il resto del mondo. Non so come e perché ma ci ero cascato dentro, in totale connessione con le emozioni delle persone che non conoscevo. Dei ragazzi e delle ragazze che vedevo camminare per strada, dei cuori che non erano il mio ma che amavo lo stesso perché pulsavano dentro alla mia città, delle notizie che ascoltavo in televisione e di chi le annunciava, delle foto che guardavo sui social. Ho capito più tardi che era un peso che alla lunga mi poteva distruggere. Ma una notte mi sono seduto sul letto con la chitarra e… come mai sono venuto stasera? Bella domanda….». 

Il post di Cesare Cremonini ha riscosso molto successo tra i suoi fan che gli hanno lasciato migliaia di like e commenti.

Qualcuno ha scritto: «Quanto è bello e confortante trovare, in un artista come te, un complice in questo disordine», «Dal dolore da un lungo tunnel nero ne sei uscito rinascendo e creando un capolavoro» oppure «Sei grande Cesare». 

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