Se in Italia la vittoria dei Maneskin all'Eurovision song contest ha risvegliato sentimenti di orgoglio canoro nazionale, in Gran Bretagna la bruciante sconfitta di James Newman ha invece riportato alla ribalta lo strappo della Brexit. Il cantante inglese è finito con zero voti in fondo alla classifica. E molti in Inghilterra temono che questo dipenda dal progressivo distacco del loro Paese dall'Europa, tanto che il sito “Express” ha avviato un sondaggio tra i suoi lettori chiedendo se il Regno Unito non debba a questo punto boicottare il concorso musicale. Il ragionamento è semplice: forse dovremmo andarcene, è colpa della Brexit. La sconfitta, del resto, è resa più dura dal “peso” della Gran Bretagna, che assieme a Germania, Francia, Spagna e Italia è uno dei “big five” e accede di diritto alla serata finale. Anche per questo quel che è avvenuto all'Eurovision, secondo il “Daily Express”, può essere letto come il segno di quanto si siano ormai allontanate nell'era post Brexit le strade dell'Europa e del Regno Unito.
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Alla luce di queste premesse il risultato più che deludente dell'ultima edizione ha assunto inaspettate venature politiche. “Express”, lanciando il sondaggio sulla possibilità di boicottare la manifestazione, ha prima di tutto ricordato che non è stata la prima volta. Anche nel 2003, con il brano Cry Baby, la Gran Bretagna ottenne zero punti e il poco lusinghiero risultato di ultima in classifica. Tuttavia questa volta sul banco degli imputati non è finito il cantante, e neppure la canzone, ma la distanza tra Gran Bretagna ed Europa provocata dalla Brexit. Sia a Londra che a Edimburgo, insomma, la sensazione è che gli europei considerino definitivamente il Regno Unito un Paese «esterno». Una fonte dell'esecutivo inglese, infatti, ha fatto sapere al “Daily Express” che la sconfitta a Eurovision non è come le altre, che la Brexit ha condizionato «molti dei nostri vicini europei. Questa è la nostra peggiore performance dal 2003».
Sempre secondo “Express”, anche lo Scottish national party ha messo in connessione la sconfitta con la Brexit: «Gli europei si stanno allontanando dal Regno Unito, ma con una Scozia indipendente saremo fermamente europei». Stewart McDonald, portavoce dello Snp, ha aggiunto, scherzosamente: «Torneremo a vincere quando saremo indipendenti». Newman invece l'ha presa con più filosofia. Quando gli è stato detto che aveva ricevuto zero voti «ha accettato la sconfitta con buonumore e ha applaudito lui stesso al pubblico presente nell'arena».