Jova Beach Party a Castel Volturno,
due giorni di festa: ecco tutti gli ospiti

Jova Beach Party a Castel Volturno, due giorni di festa: ecco tutti gli ospiti
di Federico Vacalebre
Venerdì 26 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 16:12
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Inviato a Castel Volturno

Sorride Jovanotti, guarda il palco, la spiaggia pulita, il mare (che pulito non è). E si prepara alla carica dei 35.000 di Castel Volturno, terra di nessuno tra l'Italia e l'Africa che già aveva voluto caparbiamente inserire, contro tutto e tutti, nel giro del primo «beach party». «Poteva essere il nostro Vietnam, la nostra campagna di Russia, ma si doveva provare a farlo, e ce l'abbiamo fatta!», commentò entusiasta del risultato all'indomani di quello show, il 13 luglio 2019.

Così entusiasta da aver voluto il bis: si torna al Lido Fiore, oggi e domani, cancelli aperti dalle 15, anche perché il sole cuoce e i jovanottiers hanno voglia di mettersi in costume, di rinfrescarsi sotto le docce, di godersi il sogno di una notte (e una giornata) di fine estate. Ricco il parterre degli ospiti, a cominciare naturalmente da Gianni Morandi, che a 77 anni ha indossato forse per la prima volta una camicia hawaiana per accompagnare l'amico in questa impresa, non badando al fuoco(amico?) di associazioni ambientaliste che sparano sull'operazione soprattutto per far parlare di sé, per ottenere visibilità. Sull'argomento, tra tanti carneadi era intervenuto, sollevando dubbi, anche un geologo di chiara fama come Mario Tozzi.

Sembra che sarà a Castel Volturno per controllare di persona la situazione, dopo aver accettato l'invito del Cherubini a verificare il rispetto degli ecosistema coinvolti. 

Ma torniamo alla musica, che dovrebbe essere protagonista, almeno per chi ama quella di Lorenzo. Lui si sbatte per otto ore fra i tre palchi montati sulla spiaggia, cantando, duettando, facendo il dj come agli esordi al Lanternone di Palinuro (chi c'era lo ricorda bene).

A dargli una mano ci saranno, nelle due serate, gli Ackeejuice Rockers, Ariete, Enzo Avitabile e i Bottari, gli Ayom, i Boombdabash, le rivelazioni newpolitane Dadà e Rossella Essence, Davide Shorty, la bellissima e bravissima Fatoumata Diawara, i Kalashima con la loro trance-tarantella psichedelica, Lass, Luchè, i Neri per Caso, Rocco Hunt, Shari... E i dj Sangennarobar, Nicola Pigini, Federico Scavo, Fresco.

Di tutto di più, dal twist alla techno, dall'hip hop ai remix di Raffaella Carrà e degli U2, o quel che diavolo verrà in mente all'ex ragazzo fortunato, pronto a salire sul palco che ricorda una nave corsara con i suoi vestiti da pirata etnochic, dopo aver trovato la concentrazione nel suo camerino-tepee. Intorno una sorta di luna park con truck per la ristorazione di ogni tipo e gusto, zona tatuaggi, area giochi e contorno coloratissimo. 

I detrattori jovanottiani trovano da ridire sul concetto stesso del «beach party»: preferirebbero rinchiudere in uno stadio i 35.000 spettatori attesi oggi e domani, nel nome di una difesa dell'ambiente sacrosanta, se non fosse professata a giorni alterni: sì quando si tratta di Jova, no quando si tratta di accorgersi che la Terra dei Fuochi brucia ancora, che a Castel Volturno c'è chi attenta alla salute collettiva in maniera ben più determinante della tribù che balla.

Il popolo jovanottiano, invece, finora, sin dal debutto a Lignano Sabbiadoro, se la gode alla grande, coprotagonista più che comparsa di un rito collettivo che davvero tutto tiene insieme, nella filosofia ecumenica della grande chiesa che passa da Che Guevara e arriva a Madre Teresa. Aspetta l'higlander Morandi per giocare con le canzoni della sua terza giovinezza che ricordano così tanto quelle della prima. Aspetta il genius loci Avitabile (che domani dovrebbe avere in serbo anche un duetto con Rocco Hunt), che dall'incontro su questa playa del 2019 ha frequentato Cherubini anche discograficamente. Aspetta la giovanotta Ariete e il nuovo suono verace di Dadà, l'afrobeat e il mainstream pop, «Serenata rap», «I love you baby» e «L'ombelico del mondo». Qualcuno sta seguendo la carovana data dopo data, a fine percorso stilerà una classifica, eleggerà il miglior duetto (con Max Pezzali o con Achille Lauro o con Renato Zero, ad esempio?), la miglior serata, il miglior ospite. 

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Ci vuole un fisico bestiale per fare quello che fa Lorenzo sul palco, un'ostinazione nel mettere in piedi e portare a termine un'impresa che non copia nessuno: non ce ne sono in giro, nel mondo, di cose simili. Il format - brutta parola, ma ci capiamo - non è copiato dall'estero. E ripassa, oggi e domani, da Castel Volturno terra di nessuno tra Italia e Africa, campania infelix dove venne a morire Miriam Makeba, Mama Africa, dove furono trucidati dalla camorra Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo, Jeemes Alex della Liberia. Nomi che è troppo facile e ingiusto dimenticare. Nel 2019 Cherubini li ricordò a tutti. 

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