Ricchi e Poveri: «Prendiamo 1.000 euro di pensione, poco». Gli attacchi di panico «come Sangiovanni»

Sono loro la vera rivelazione del Festival di Sanremo: nonostante i decenni di carriera sono diventati idoli dei giovanissimi

Ricchi e Poveri: «Prendiamo 1.000 euro di pensione, poco». Gli attacchi di panico «come Sangiovanni»
Ricchi e Poveri: «Prendiamo 1.000 euro di pensione, poco». Gli attacchi di panico «come Sangiovanni»
Lunedì 19 Febbraio 2024, 17:53 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 08:36
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Il ritorno dei Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo 2024 è stato un vero successo. Angela Brambati e Angelo Sotgiu, i due membri del gruppo ancora attivi, hanno dimostrato che l'età è solo un numero e che la passione per la musica può rimanere incandescente anche dopo decenni di carriera. Il brano presentato al Festival, "Non tutta la vita", si è rapidamente diffuso sui social, conquistando non solo i cuori dei fan storici, ma anche delle nuove generazioni. A 76 e 78 anni, Brambati e Sotgiu sono diventati veri e propri fenomeni sui social media, accogliendo con umorismo e gratitudine l'attenzione improvvisa che li ha investiti. «Prima non sapevamo neanche cosa fosse TikTok. Ora siamo ovunque. Ci seguono anche i giovanissimi. E l’ironia che si vede è nostra: siamo fatti così», spiegano con il loro caratteristico spirito in un'intervista al Messaggero.
 

La pensione

In un'epoca in cui molti artisti possono essere tentati di ritirarsi dopo una lunga carriera, i Ricchi e Poveri hanno una prospettiva diversa. «Pensare al ritiro? Mai.

Finché ci divertiamo, la gente ci segue, e la salute ci assiste, andiamo avanti», dichiarano con determinazione. E la gioia di condividere con il pubbblico la propria passione per la musica sembra proprio essere la motivazione che li spinge a continuare, e non il successo finanziario: hanno rivelato che la loro pensione ammonta appena a un migliaio di euro, «poco, rispetto a quanto abbiamo versato».

La Russia

Nonostante la loro fama internazionale, i Ricchi e Poveri hanno un desiderio particolare: tornare in Russia. Tuttavia, hanno scelto di rimandare questo viaggio fino a quando non regnerà la pace nel paese. «Da quando c’è la guerra ci hanno invitato più volte ma non siamo mai andati. Amiamo i russi, ma andremo solo quando ci sarà la pace e dopo aver fatto un concerto prima a Kiev e poi a Mosca», spiegano, dimostrando una sensibilità e un impegno sociale che va al di là della loro musica.

Gli attacchi di panico

Infine, i due veterani della musica italiana offrono un commento toccante sulla decisione di Sangiovanni di prendersi una pausa dalla carriera. Brambati ricorda il suo personale incontro con l'ansia e il panico nei primi anni della loro carriera, sottolineando l'importanza di prendersi cura della propria salute mentale. «Anche io ho avuto lo stesso problema, che ho superato fermandomi e con l’aiuto dei miei compagni», condivide Angelo. «Sangiovanni ha fatto bene a fermarsi e a dirlo. È bravissimo e recupererà tutto».

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