Teatro Augusteo, nel cartellone 2023 Mare fuori, Sal Da Vinci e Serena Autieri

Giuseppe Caccavale e Roberta Starace mettono in vetrina la stagione 2023-2024

Sal Da Vinci
Sal Da Vinci
di Luciano Giannini
Sabato 24 Giugno 2023, 11:00
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«Siamo fedeli alla tradizione della sala, a un teatro che non inquieti, ma consoli e diverta, senza trascurare la cultura. Restiamo il Sistina napoletano, ma pian piano ci svincoliamo dalla dipendenza, prendiamo la nostra strada. E lo facciamo, quest'anno, con due produzioni». Giuseppe Caccavale e Roberta Starace mettono in vetrina la stagione 2023-2024 del loro teatro Augusteo, eredità di famiglia; a cominciare dal musical che si presenta, già ora, come un evento: la trasposizione del fenomeno «Mare fuori». La fiction di Raiuno, fresca vincitrice dei Nastri d'argento, diventerà teatro grazie a Alessandro Siani, regista e direttore artistico dell'operazione. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale nella sala di piazzetta Duca D'Aosta il 14 dicembre, per poi affrontare una lunga tournée. La compagnia è ancora in formazione, ma avrà alcuni attori della serie, innanzitutto la rivelazione Maria Esposito. «Quanto al soggetto», precisa Caccavale, «sarà una sorta di spin-off, una storia parallela, ma autonoma, rispetto a quelle già viste in tv».

Il secondo musical in cartellone si preannuncia come un'altra eccellenza, «My fair lady», con Serena Autieri nel ruolo della fioraia Eliza Doolitle in una nuova versione italiana di Vincenzo Incenzo, la regia dell'americano A.J. Weissbard, le coreografie di Gianni Santucci e la direzione musicale di Enzo Campagnoli. E nel segno della musica si aprirà la stagione, a fine ottobre, con «Tutti i sogni ancora in volo», in cui Massimo Ranieri recupererà le date annullate ad aprile, offrendosi a vecchi e nuovi abbonati.

Ancora musica in un altro progetto. Caccavale: «Abbiamo preso a cuore le sorti dell'Orchestra italiana dopo il ritiro di Arbore per raggiunti limiti di età e la sosterremo. La Nuova Orchestra Italiana, sintetizzata nell'acronimo N.O.I., sarà all'Augusteo con un ospite di riguardo, Gino Rivieccio. E sulle onde delle proprie canzoni veleggerà «Sal Da Vinci stories», il nuovo spettacolo che nasce dopo «La fabbrica dei sogni» e vanta la regia di Luca Miniero.

Oltre all'ensemble di Arbore, Caccavale e Roberta danno vita a un altro progetto di produzione: «L'anno scorso “Il medico dei pazzi” di Scarpetta è stato un esperimento che ha avuto più successo di quanto sperassimo. Così, quest'anno proporremo un altro suo classico, “'Na santarella", a beneficio soprattutto delle nuove generazioni, che conoscono il nome l'autore. ma non le sue commedie». In compagnia saranno Massimo De Matteo, Chiara Baffi, Angela De Matteo, Peppe Miale, diretti da Claudio Di Palma. Da Scarpetta a Eduardo il passo è breve e si inserisce «nella nostra scelta di offrire ogni anno i classici della tradizione in allestimenti di qualità». Ecco, allora, «Uomo e galantuomo» secondo Geppy Gleijeses, assieme al figlio Lorenzo e a Ernesto Mehieux.

Non mancheranno i contemporanei: Biagio Izzo con la sua nuova commedia, che non ha ancora un titolo; Paolo Caiazzo, con Maria Bolignano, Ettore Massa, Corrado Ardone e Massimo Peluso in «Tonino Cardamone, giovane in pensione... vent'anni dopo». Caccavale: «Anche qui, testo e battute nuove». E tornerà Peppe Iodice in «So' Pep, sempre di più», aggiornato e in esclusiva; comicità assicurata con Teresa Mannino, «che è sempre piaciuta molto al nostro pubblico», chiosa Caccavale. L'artista palermitana proporrà «Il giaguaro mi guarda storto».

Nutrito come sempre è il cartellone degli artisti fuori abbonamento, tra Enrico Brignano, il consueto appuntamento di «Artecinema», gli show di Pio & Amedeo, Katia Follesa & Angelo Pisani, e i concerti di Renga+Nek, Capossela, Dire Straits Legacy, «Pfm canta De André anniversary», Max Gazzè. Infine, Lina Sastri nell'omaggio a «Eduardo mio»; Edoardo Leo in «Ti racconto una storia».

Un'ultima curiosità: perché evitare l'incontro stampa di presentazione? Caccavale: «È stato impossibile riunire nello stesso giorno tanti artisti diversi e importanti e avevamo premura di comunicare i titoli. L'anno prossimo la faremo. Promesso». 

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