Lino D'Angiò scende dal palco: «Meglio dietro le quinte»

Lino D'Angiò scende dal palco: «Meglio dietro le quinte»
di Stefano Prestisimone
Domenica 10 Gennaio 2021, 11:00
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«Addio maschera di Pulcinella. Me la porto dietro da vent'anni, fa parte della mia valigia dell'attore. Ma ora la devo mettere in un cassetto. Non vedo sbocchi per poterla più usare. Perché dico basta, questo mondo oggi come oggi non fa più per me». Lino D'Angiò, 55 anni e una carriera tra tv e teatro, uno dei capostipiti della comicità partenopea, storico conduttore con Alan De Luca di «Telegaribaldi» e di recente protagonista del «Koprifuoco» di Canale 21, si ferma qui. Alla base della decisione esperienze amare, ma anche una presa di coscienza del momento drammatico che vive il mondo dello spettacolo. «Mi è passata la voglia di combattere certe meschinità del nostro ambiente, ma la mia non è una resa. Piuttosto un'analisi reale», sottolinea D'Angiò: «Viviamo un Medioevo che con la pandemia ha ancora più incattivito le persone. I teatri sono chiusi e temo lo saranno ancora per un bel po' di tempo. Prevedo un ritorno alla normalità all'inizio del 2022. La televisione, che è sempre stata la mia grande passione, è diventata sempre più difficile, perché ci vogliono poteri forti rispetto a me che sono un artigiano del mestiere. Non voglio portare a casa rabbia e amarezza, la mia famiglia è prioritaria. Quindi d'ora in poi farò altro dietro le quinte, passo dietro le telecamere e non sarò più d'avanti. Poi se in futuro ci sarà qualcuno che avrà intenzione di chiamarmi, valuterò».

Il «Koprifuoco» condotto ancora una volta in coppia con Alan De Luca, prodotto da Canale 21 e andato in onda in questo secondo periodo della pandemia, pare cambierà a sorpresa i protagonisti a partire dalla nuova edizione programmata per febbraio.

Ma D'Angiò non fa polemiche e preferisce non parlarne, toccando altri argomenti: «Ho sperimentato, ho rischiato strade nuove», prosegue; «ho sempre pensato di realizzare prodotti trasversali, da Telegaribaldi ad Avanzi popolo, da Codice D'Angiò a Piazza pulita, fino a Koprifuoco. Ho ricevuto stima dal pubblico che ringrazio sempre, ma non voglio portare a casa dispiaceri e pochi soldini. L'età e questa pandemia mi impongono altro. Sto perdendo tempo a stare in questo mondo dello spettacolo paralizzato, bisogna reinventarsi. Anzi lancio un grido d'allarme per tutti quanti noi. Meglio cercare altre strade perché questa porta dritto ad un burrone».

D'Angiò, che ha una sua attrezzatura tecnica in grado di produrre programmi tv, si dedicherà ora a questo nuovo settore: «Mi piace anche molto stare dietro le quinte e l'ho scoperto in questi ultimi anni facendo varie produzioni. Nei giorni scorsi mi sono occupato della realizzazione televisiva del Premio Troisi e mi è piaciuto tantissimo farlo, lavorando assieme al direttore artistico Gino Rivieccio in un ambiente stupendo e sereno. E ho in mente ora di realizzare anche un prodotto di basket per il web, uno sport stupendo di cui mi sono innamorato seguendo le partite del Napoli Basket». 

Il ritiro dalle scene di Lino D'Angiò, coinvolge in un certo senso anche il suo partner storico Alan De Luca, che era nel cast di «Koprifuoco» con Claudia Federica Petrella, gli Afro Blue e Helen Tesfazghi, Amedeo Colella e altri: «Il punto di vista di Lino lo condivido, è un periodo terribile e c'è la necessità di trovare altro da fare, anche se cambiare totalmente per noi che abbiamo sempre fatto questo mestiere, è molto difficile», sostiene Alan, che pure in passato aveva annunciato un ritiro, poi rientrato: «Lui, come me, ha ingoiato delle amarezze recenti, ma ora che abbiamo ricostituito la coppia storica, speriamo di poter fare ancora delle belle cose assieme. Io di sicuro proverò a convincerlo a tornare a far coppia con me». 

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