Manuela Blanchard: «Paolo Bonolis? Sparito, sentirlo mi farebbe piacere. La gente mi ferma per strada e piange»

L’ex presentatrice del mitico programma tv per bambini si racconta

Manuela Blanchard: «Paolo Bonolis? Sparito, sentirlo mi farebbe piacere. La gente mi ferma per strada e piange»
Manuela Blanchard: «Paolo Bonolis? Sparito, sentirlo mi farebbe piacere. La gente mi ferma per strada e piange»
Sabato 2 Marzo 2024, 10:24
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Tutti i bambini guardavano Bim Bum Bam. Dai primi anni Ottanta fino al Duemila il pomeriggio per loro era su Italia Uno. Il programma contenitore di cartoni animati divenne presto e resta un cult per diverse generazioni. Le edizioni più seguite erano condotte - insieme all'immancabile pupazzo Uan - da Paolo Bonolis e Manuela Blanchard, che prese il posto di Licia Colò. Con il fiocco d’ordinanza nei capelli e il sorriso sbarazzino, è entrata nel cuore di tanti bambini. La “Manuela di Bim Bum Bam” ha oggi 64 anni. 

«È stato un periodo davvero strepitoso per le trasmissioni per i bambini. Diciamo che c’eravamo solo noi e pochi altri. Non può immaginare quanta gente mi ferma per strada, mi abbraccia e piange. Capito bene? Piange», racconta in un'intervista a Repubblica.

«Abbiamo segnato l’infanzia di molti e quindi si crea un’emozione difficile da spiegare.

Trovare ancora i miei ex bambini con gli occhi luccicanti che mi dicono: ‘Sei stata la mia compagnia’ non è una cosa da poco. E oggi oltre ai selfie in tanti mi chiedono un autografo»

Cosa fa oggi Manuela Blanchar

Sono passati quasi 40 anni e la sua vita è completamente cambiata. Ma che fine ha fatto Manuela Blanchard? dopo aver detto addio al piccolo schermo ha deciso di conseguire dei corsi di naturopatia lontana dall’Italia, precisamente in Francia. Poi, è ritornata nel nostro Paese e proprio in Brianza, dove abita con il marito, ha riaperto una scuola di Tai Chi, dove abita con il marito.

Modella ai tempi del liceo

Moltissime persone si chiedono come è diventata. Dal suo profilo Instagram, possiamo vederla più raggiante che mai. Oggi ha 64 anni, ma è comunque in perfetta forma. Sui social è molto seguita, infatti, intrattiene i suoi follower informandoli su tutto ciò che riguarda gli arti marziali.

Così si racconta a Repubblica: «Sono nata e cresciuta a Milano in una famiglia molto cattolica e per un paio di anni mi hanno mandato anche in collegio dalle suore. In tv sono arrivata per caso dopo un breve periodo in cui, oltre a studiare, facevo la modella. Era l’ultimo anno di liceo. Una ragazza americana in classe con me faceva delle foto per la rivista Annabella. E mi propone di fare lo stesso. Dato che avevo voglia di guadagnare qualcosina sono andata a Fashion model, importantissima agenzia di modelle. Avendo sempre dimostrato molti anni in meno, questi mi prendono per una 14enne e nel giro di una settimana avevo il mio primo servizio per Lei, sezione giovanile di Vogue».

La carriera in tv

Poi si iscrive - passando una durissima selezione - all'Accademia dei Filodrammatici. Da qui il ritorno in tv. Stanno per cominciare i mitici Anni Ottanta. «Dopo un provino andato male - racconta sempra Manuela - per un programma condotto da Marco Columbro, il papà di Uan, Enrico Valenti, si ricorda di me quando è il momento di sostituire Licia Colò che allora era al timone di Bim Bum Bam insieme a Bonolis». E si ritaglia così un piccolo spazio nella storia della tv italiana.

Lei e Paolo Bonolis

Inizia il lavoro con Paolo Bonolis  e il feeling non arriva subito: «Paolo era abituato con Licia che mi dicono sia molto dolce. Mentre io ho un carattere forte, volevo il mio spazio senza essere messa all’angolo. Poi appena abbiamo vinto il primo Telegatto si è ricreduto ed è nato un rapporto pazzesco. Lo stesso con Giancarlo Muratori che dava la voce a Uan e purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Era tutto molto improvvisato e avevamo sempre la battuta pronta».

Alla domanda se è rimasta in contatto con Bonolis, risponde così: «Purtroppo no. Lui vive a Roma, io a Milano. Il suo numero ce l’ho, ma rispetto il fatto che se avesse voglia di sentirmi farebbe un cenno. Se dovesse accadere mi farebbe piacere».

Il lavoro a  Bim Bum Bam

A Bim Bum Bam si lavorava tantissimo: «I cartoni non li guardavamo mai e tutte le volte che lo dico qualcuno rimane shockato. Ci mancava proprio il tempo. Appena finito un lancio, cominciavamo un’altra registrazione. Si lavorava tantissimo dal lunedì al venerdì, 8-10 ore al giorno. Dopo tre anni di successo premiati con altrettanti Telegatti, la produzione decide di cambiare totalmente la struttura della trasmissione inserendo altri presentatori e quindi mescolando la squadra. Quando ho fatto sapere che non avrei partecipato, mi hanno detto che ero fuori togliendomi la possibilità di salutare in diretta i miei bambini. Ci sono rimasta male perché l’ho trovata una scortesia terribile. Poi in qualche modo abbiamo ricucito e per un po’ di anni ho fatto le esterne dove ero a contatto con i nostri piccoli fan ma era un ruolo marginale. Con Bim Bum Bam finisco dopo 13 anni nel 1998. E ho chiuso con la tv»

Fiocco in testa e maglioni larghi

«Nostalgia di quegli anni? Del fiocco in testa e dei maglioni larghi no, erano una tortura! Scherzi a parte, certo che quei tempi mi mancano. Parliamo di un momento molto bello. È come chiedere: ti manca la tua infanzia. Se sono felice adesso? Con tutto quello che succede nel mondo è una parola grossa. Diciamo che sono serena»

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