Dal racconto della malattia della madre al ricordo del padre, Silvia e Giulia Provvedi si sono raccontate in una lunga intervista a Verissimo. Ospiti del salotto di Silvia Toffanin, Le Donatella - questo il loro nome d'arte - hanno parlato di amore, famiglia e del loro rapporto, sempre più forte.
L'intervista
È stata un'intervista commovente quella di Silvia e Giulia Provvedi, note anche come "Le Donatella".
Spazio poi al racconto della morte del padre, vissuta in diretta dalle figlie durante una videochiamata, e alle difficoltà di Silvia nel crescere una bambina da sola, dopo l'arresto del compagno: «Ho la fortuna che in questi tre anni la bambina ha legato molto con Giorgio, il papà, perché ogni mese siamo da lui. Si assomigliano molto. Sono sollevata che il rapporto si sia consolidato malgrado le poche visite e la lontananza. La lontananza c'è ma basta una semplice telefonata per sentire tutto il suo affetto. Sicuramente sarei ipocrita se dicessi che ho passato i tre anni più belli della mia vita. Penso di aver passato gli anni in cui ho pianto di più, però non amo mostrarmi debole, soprattutto davanti a lei. Magari di notte da sola cercavo di metabolizzare, mettendo insieme i pezzi per essere forte io, ma anche per comprendere il mio stato d'animo. Ad oggi sono in primis sollevata perché è una bambina felice, poi mi auguro che Giorgio avrà la sentenza che si merita, quella di assoluzione. Per il resto si va avanti e si vive a testa alta. Sono fiera di mia figlia, del mio compagno, di mia sorella, di tutti. Sono comunque una persona fortunata».