Allo stadio Albricci big four del rugby
vinto da Union Olympiade Massif

Albricci
Albricci
di Diego Scarpitti
Martedì 3 Aprile 2018, 17:27
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Fratellanza. La parola che maggiormente ricorre nello sport della palla ovale, senza connotati religiosi. Amicizia il termine più in voga sul rettangolo di gioco. Terzo Tempo il tradizionale momento conviviale after match. Socializzazione e divertimento gli ingredienti che hanno caratterizzato il Sabato Santo allo stadio militare Albricci. Un vero successo il torneo internazionale under 16, organizzato dalla Partenope Rugby e dai Borbonici Rugby Club, in collaborazione con l'Amatori Torre del Greco. L'evento, giunto ormai alla quinta edizione, ha visto sfidarsi quattro squadre, quattro lingue, quattro culture accomunate dagli stessi sentimenti sportivi e non solo. A battagliare tra mischie e mete i francesi dell'Union Olympiade Massif Central de Paris, il Conegliano Rugby e L'Aquila Experience Rugby School contro i Borbonici, padroni di casa, nati lo scorso anno con la fusione delle giovanili della Partenope e dell’Amatori Torre del Greco. Napoli si riconferma indiscussa capitale della palla ovale e città di grande tradizione rugbistica. Primi classificati i transalpini, sempre presenti dal 2014, che ricambieranno l’ospitalità dei partenopei nel mese di giugno a Parigi. Al secondo posto Conegliano, superato 7-5 in una finale combattutissima. Sul gradino più basso del podio l'Aquila Experience Rugby School, nuovo ospite del torneo.
 
 


«Abbiamo dato una prova di unità, mettendo insieme energie e idee positive, dimostrando efficienza e attratività, regalando un'esperienza unica, sicuramente un ricordo indimenticabile ai ragazzi. Complimenti ai partecipanti, tutti vincitori morali di questa manifestazione di fratellanza dal sapore tutto partenopeo» ha dichiarato Antonio Sorrentino, presidente dei Borbonici ed ex capitano della Partenope in serie A, cresciuto nel suo club di origine con i corallini. «Il percorso iniziato qualche anno fa nello storico impianto dell'Arenaccia ha dato ragione a chi crede nella crescita del movimento e nei risultati sportivi, partendo innanzitutto dalla creazione di momenti di condivisione valoriale e sportiva, confrontandoci con realtà dove le radici e le tradizioni sono decisamente più sviluppate rispetto a Napoli» ha osservato Dario Calapai, presidente della Partenope Rugby Junior. «Il riscontro entusiasta ricevuto dagli ospiti francesi, veneti e aquilani, è la dimostrazione che si sta lavorando nella giusta direzione, per riportare a Napoli il rugby ad un livello di consapevolezza che merita».

 

 
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