Italcanoa made in Naples campione d'Europa 2023

Gli azzurri trionfano in Germania e dedicano il successo ad Antonio Marino

L'Italcanoa esulta con il Tricolore
L'Italcanoa esulta con il Tricolore
di Diego Scarpitti
Domenica 10 Settembre 2023, 19:50 - Ultimo agg. 20:16
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Aquila spennata e spettinata. Germania bastonata due volte nel raggruppamento (5-4) e in semifinale (4-3). Danimarca dissolta in finale come i biscotti di burro della scatola blu (5-1). E poi un percorso perfetto nel girone D, liquidando il Portogallo (8-1), battendo il Belgio (8-4). Nel Brandeburgo, sul campo di regata Beetzsee, l’Italcanoa made in Naples si laurea campione d’Europa under 21. Sul gradino più alto del podio il gruppo azzurro già bronzo iridato nel 2022 e nel 2018. Festeggia il Posillipo con Paolo Mercogliano e Marco Langellotti, esulta la Canoa Club Napoli con Alessandro Schiano di Cola e Giuseppe Ruggiero.

Accoppiata rossoverde. «È una emozione indescrivibile essere campioni europei per la prima volta nella storia di questo sport», dichiara orgoglioso Mercogliano. «E’ assurdo», riferisce sincero il classe 2005. «Non si riesce a descrive quanto siano fondamentali il gruppo e il team che ci sono dietro per fare un buon risultato». E il pensiero corre a chi non c’è più. «La dedica è per Antonio Marino, il nostro compianto compagno di squadra, scomparso tragicamente in un incidente l’anno scorso», osserva il player partenopeo.

In bella mostra la maglia numero 8: legami duraturi che il tempo non scalfisce nè recide.

 

Anche Langellotti riserva un pensiero affettuoso a Marino. ««E’ una emozione inspiegabile essere sul tetto d’Europa con un gruppo fantastico dopo anni di sacrifici», dice la punta classe 2003. «Non si può spiegare. Solo chi lo vive, può capire cosa si prova».

Esprime la sua piena soddisfazione il direttore tecnico Rodolfo Vastola, rimasto letteralmente senza voce. «Si tratta della prima medaglia d’oro della Nazionale italiana under 21, figlia di una programmazione che parte dal 2010». Obiettivo raggiunto. «Sono felicissimo, perché la vittoria non solo mette in chiaro il lavoro svolto a livello nazionale, ma valorizza l’impegno dei club», evidenzia il professore associato dell’Università di Salerno in metodi e didattiche delle attività sportive con un passato plurititolato da atleta e da allenatore, senza tralasciare i prestigiosi incarichi di rilevanza nazionale.

«La compagine azzurra è composta da 4 diverse società (Circolo Nautico Posillipo, Canoa Club Napoli, Jomar Catania e Ichnusa Cagliari), a dimostrazione che il livello giovanile è alto in tutto il movimento», prosegue Vastola, proiettato ai Mondiali in Cina del 2024. «Devo complimentarmi con le donne senior di Francesca Ciancio, che hanno disputato un buon torneo e sono uscite per un po’ di inesperienza».

A Bacoli, in via Plinio il Vecchio, sede della Canoa Club Napoli, la notizia viene salutata con ammirazione. «Vestire la maglia dell’Italia è già un grande traguardo e regala fortissime emozioni», racconta Schiano di Cola. «Non ci sono parole che possano descrivere le emozioni provate vincendo l’Europeo, penso che questa vittoria la ricorderò per sempre», ribadisce il classe 2004. «Come squadra sappiamo di essere forti, ma i giocatori forti devono essere consapevoli che si vince in campo». Saggezza tipica degli sportivi. «La vittoria è tutta per la mia famiglia, la mia fidanzata Asia, tutti i miei cari e per due persone che non ci sono più: il mio compagno di squadra Antonio Marino e il mio caro nonno Alessandro», asserisce il giocatore di area.

Doppietta in finale e voce rotta dalla gioia inconfondibile per Ruggiero. «E’ una sensazione veramente incredibile, una emozione molto forte essere i nuovi campioni d’Europa», argomenta il portiere azzurro. «E’ stato un percorso abbastanza netto. Abbiamo battuto due volte i padroni di casa. Unico passo falso contro la Francia: ci è servito, perchè è stato uno step mentale per affrontare al meglio tutti gli altri avversari. Ancora fatico a realizzare il trionfo conseguito», confessa il classe 2004. «Dedico il successo in primis alla mia famiglia. Nonostante fossero lontano da casa, i miei genitori mi hanno seguito e mi accompagnano agli allenamenti da quando avevo 10 anni. Forza Italia Sempre», conclude Ruggiero.

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