Nippon Club trionfa a Ostia: è campione d'Italia 2023

I ragazzi di Enrico Parlati portano Napoli e il Sud in vetta

Enrico Parlati e la Nippon Club
Enrico Parlati e la Nippon Club
di Diego Scarpitti
Lunedì 26 Giugno 2023, 16:56
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«I campioni dell’Italia siamo noi». Saltano, esultano, cantano. Portano in trionfo il tecnico Enrico Parlati. Scene sul tatami che resteranno impresse, perché la Nippon Club ha vinto il tricolore 2023 al PalaPellicone di Ostia. Risultato storico per la società di Ponticelli, che per la prima volta mette in bacheca lo scudetto.

Festeggiano i figli di Partenope per il titolo italiano a squadre di serie A1. I guerrieri in judogi hanno battuto una spietata concorrenza. In sequenza cadono sulla materassina Kuroki Tarcento, Polisportiva Castelverde, la Pro Recco in semifinale, l’Akiyama Settimo Torinese in finale.

 

«Non ci sono parole per descrivere l’emozione. Un traguardo che ci porta a scrivere una pagina di storia», racconta orgoglioso Enrico Parlati. «Già dal riscaldamento mi sono reso conto dagli occhi dei ragazzi che volevano vincere a tutti i costi per portare Napoli ed il Sud in alto». E così è stato. «Questo scudetto ci ripaga di tutti i sacrifici che ogni giorno mia madre e mio padre fanno per tenere in piedi questa società», osserva il figlio d’arte. «Non possiamo che ringraziare ogni singolo socio della Nippon: dai bimbi ai genitori, senza dimenticare i nostri tecnici e collaboratori», asserisce Parlati.

Let’s fight. Davide Esposito (73 kg), Luigi Pippa (81 k), Tommaso Fava (90 kg), Kwado Sansei Anani (90 kg), Giuseppe De Tullio (66 kg), con le riserve Vincenzo Petriccione (66 kg) e Gianmarco Lepre (81 kg), i protagonisti di una impresa memorabile.

A colpi di ippon e wazari.

«Emozione unica e stupenda vincere uno scudetto nel judo. Questa è la prima volta nella storia per una società del Sud», riferisce fiero Luigi Pippa, che di recente si è laureato anche campione nazionale universitario.

«E poi non ha prezzo vincere in finale contro Torino. Sono soddisfatto del risultato conseguito», afferma Pippa. «Un ringraziamento speciale va ad Enrico Parlati, che ci ha seguito ma soprattutto ci ha caricati e ha creduto in noi fino alla fine», conclude felice il classe 2000.

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