Fino al 2024 i Giochi olimpici saranno trasmessi a pagamento su Eurosport, il cui palinsesto italiano per la prima volta sarà completamente staccato da quello internazionale, con attenzione particolare agli atleti azzurri: «L’Olimpiade è pathos e appartenenza. I nostri pilastri saranno innovazione e storytelling», ha spiegato Luigi Ecuba di Discovery. Per la visione in chiaro dei Giochi di Pyeongchang le trattative tra Discovery e Rai sono ancora in alto mare. Sul punto Malagò è andato giù pesante: «Se la Rai non dovesse trasmettere i Giochi sarebbe una cosa negativa. Siamo preoccupati e per questo siamo in costante contatto con la televisione pubblica. Il direttore generale aveva dichiarato che Mondiali di calcio e Olimpiadi erano una priorità, ma al momento i diritti non sono stati acquistati. In caso di mancato accordo, Discovery potrà offrire il prodotto sui suoi canali in chiaro».
Durante la cerimonia, il capomissione Carlo Mornati ha snocciolato i dati della preparazione olimpica (quasi 38 milioni assegnati dal Coni a Fisi e Fisg tra il 2014 e il 2017) e illustrato le sedi olimpiche sudcoreane: la novità è che le cerimonie di apertura e chiusura si terranno in montagna con temperature abbondantemente sotto lo zero. È toccato invece al responsabile marketing Diego Nepi svelare la sede di Casa Italia: un golf club a 4 chilometri dal villaggio degli atleti.
Il direttore della comunicazione Danilo Di Tommaso ha infine lanciato il sito internet pyeongchang2018.coni.it, con notizie, biografie degli atleti, calendario e impianti, in italiano e in inglese.