Sven-Göran Eriksson, ex allenatore della Lazio ed ex ct dell'inghilterra, ha rivelato di avere un cancro terminale, confessando: «Potrei avere meno di un anno di vita». Un anno fa l'ex allenatore, 75 anni, lasciò il calcio per problemi di salute, comunicando ufficialmente di dover interrompere la sua collaborazione con il Karlstad, club svedese di terza serie. E ora dice: «Devo lottare il più a lungo possibile. Tutti capiscono che ho una malattia, tutti sanno che ho il cancro. Ma devo lottare finché posso».
Un anno di vita
Quando gli è stato chiesto quale fosse la prognosi, Eriksson ha detto alla stazione radio svedese P1 che avrà «forse nella migliore delle ipotesi un anno di vita, nella peggiore delle ipotesi un po' meno, o nella migliore delle ipotesi forse anche di più.
Come lo ha scoperto
Sven ha detto a P1 di essere improvvisamente collassato mentre faceva una corsa di 5 km. Dopo aver consultato i suoi medici, si è scoperto che Eriksson aveva avuto un ictus e aveva anche un cancro. «Non sanno da quanto tempo ce l'ho - ha spiegato - forse un mese o un anno. Ma ora devo lottare».
La carriera
Sven è stato allenatore di IFK Göteborg, Benfica, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Lazio, Manchester City e Leicester City. È stato anche allenatore di Messico, Costa d'Avorio e Filippine. Ma mentre era alla guida dell'Inghilterra per cinque anni, divenne l'allenatore di calcio più famoso al mondo. Tra il 2001 e il 2006 ha guidato la cosiddetta 'generazione d'oro' di stelle tra cui David Beckham, Steven Gerrard e Frank Lampard ma non ha mai vinto il trofeo più importante che ci si aspettava. Eriksson è stato campione d'Italia nel 2000 con la Lazio ed è diventato nel 2001 il primo commissario tecnico straniero nella storia dell'Inghilterra.