Samuel Eto’o torna a San Siro. Lo farà per una partita di beneficenza contro ogni forma di discriminazione che si terrà il prossimo 23 maggio nello stadio di Milano, che ai tempi dell’Inter – è uno degli eroi del Triplete 2010 con José Mourinho – lo ha visto grande protagonista. L’ex attaccante, oggi presidente della Federazione del Camerun, sarà l’ambassador ufficiale di uno dei primi incontri al mondo organizzati con l’intento di promuovere l’inclusività e la multiculturalità, sostenuto anche dalla Lega serie A (presente il presidente, Lorenzo Casini). E per l’occasione ci saranno tanti campioni: da Julio Cesar a Sneijder, da Zanetti a Totti, da Shevchenko a Pippo Inzaghi.
E poi ancora Dybala, Thuram, Pirlo. La ciliegina sulla torta? Lionel Messi, compagno di tante battaglie in blaugrana. È attesa anche la Pulce. «Sono una delle poche persone che ha avuto tutto dalla vita – esordisce Eto’o in conferenza al fianco di Ilaria D’Amico, moderatrice dell’incontro -. Però penso che tutti, almeno una volta, abbiamo avuto indifferenza da qualcuno. Il calcio può unire e dare una lezione a tutte quelle persone che per i propri interessi dimenticano i valori fondamentali». E poi ancora: «Nonostante il mio ruolo non mi sento un politico.