Milan-Inter, Inzaghi: «La salita sta per finire, vogliamo vedere il panorama. Vincere nel derby? Non è un'ossessione»

«Devo essere sincero, con i ragazzi se ne è parlato»

Inter, Inzaghi: «La salita sta per finire, vogliamo vedere il panorama. Vincere nel derby? Non è un'ossessione»
Inter, Inzaghi: «La salita sta per finire, vogliamo vedere il panorama. Vincere nel derby? Non è un'ossessione»
di Salvatore Riggio
Domenica 21 Aprile 2024, 15:20 - Ultimo agg. 22 Aprile, 13:33
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L’Inter ha la grande occasione di vincere lo scudetto della seconda stella nel derby contro il Milan. Manca davvero poco, bastano i tre punti con i rossoneri per il trionfo aritmetico: «Il derby è sempre il derby, ci sono ottime sensazioni. Domani potrebbe essere una giornata speciale per tutta la famiglia nerazzurra», le prime parole di Simone Inzaghi.

«Come sto vivendo queste ore? Devo essere sincero, con i ragazzi se ne è parlato. Abbiamo fatto un percorso magnifico, è stata una bellissima cavalcata. Non la stiamo vivendo come un’ossessione. Se domani sarà il grande giorno, lo speriamo, ma non è un’ossessione, appunto. Quello che dovevamo fare, lo abbiamo fatto dal 13 luglio. La salita sta per finire, vogliamo vedere il panorama.

Sappiamo quello che abbiamo già fatto», ha continuato l’allenatore dei nerazzurri.

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E ancora: «Posta in palio è altissima. Gli ultimi cinque derby li abbiamo vinti, ma domani sera quelle partite non conteranno nulla. Troveremo una squadra, che è seconda in classifica e gioca in casa, e farò di tutto per vincere». Lo scudetto potrebbe, nel caso, arrivare nel match con il Torino e con il Sassuolo: «Dove sono migliorato? Devo ringraziare tutti. Dai miei giocatori ai miei collaboratori. Mi hanno aiutato tantissimo in questo percorso lungo. E abbiamo una società forte, con persone che amano l’Inter. Se ci sono problematiche, si cerca di superarle tutti insieme. Si cerca di trovare la soluzione migliore. Siamo stati bravi ad arrivare insieme a questo traguardo. La tempistica? Si sta lavorando tanto, come sempre in questi tre anni. Se è domani, meglio. Altrimenti, ripeto, non è un’ossessione».

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