Italia-Argentina a Napoli:
ecco perché il cuore deve prevalere

Italia-Argentina a Napoli: ecco perché il cuore deve prevalere
di Francesco De Luca
Giovedì 30 Settembre 2021, 16:30 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 07:15
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La macchina organizzativa per Italia-Argentina, la sfida dei due mondi calcistici decisa da Conmebol e Uefa e da giocare tra otto mesi, è in movimento. I media di Buenos Aires indicano come sede Wembley, dove gli azzurri vinsero l'Europeo l'11 luglio scorso, nello stesso giorno in cui la Seleccion conquistò la Copa America. Londra sarebbe una scelta fatta per ragioni di business, con tutto il rispetto per un tempio del calcio mondiale. Il premier inglese Boris Johnson spinge per ottenere l'organizzazione dei Mondiali 2030, quelli del centenario, e confida nel pieno supporto di Conmebol e Uefa, ecco perché è pronto ad aprire le porte di Wembley. Ma poi c'è il cuore e allora il discorso cambia. 

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Non si può immaginare la prima sfida tra Italia e Argentina, dopo la conquista dell'Europeo e della Copa America, in un luogo che non sia Napoli e in uno stadio che non sia quello che dallo scorso dicembre è dedicato a Diego Armando Maradona, il 10 e il Capitano del Napoli e della Seleccion. È qui che devono esibirsi Messi e Insigne, sotto gli occhi dei tifosi che hanno amato e amano il Pibe che ha unito anche nel dolore due popoli.

Il presidente della Figc, Gravina, ha annunciato già a metà luglio sulle colonne del Mattino che avrebbe riportato la Nazionale a Napoli (l'ultima partita risale a otto anni fa) e la grande occasione è arrivata, anche per esibire il trofeo vinto a Wembley nella terra in cui sono nati tre dei protagonisti di quell'impresa: Donnarumma, Immobile e Insigne.

Il calcio non può essere solo business, è anche e soprattutto cuore: ce lo ha insegnato Maradona.

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