Figc, Malagò boccia Cozzoli
e torna l'ipotesi Abete presidente

Figc, Malagò boccia Cozzoli e torna l'ipotesi Abete presidente
Mercoledì 9 Maggio 2018, 12:58 - Ultimo agg. 21:44
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La riunione delle componenti della Federcalcio intenzionate a chiedere subito un'assemblea elettiva (Lega Dilettanti, Lega Pro, sindacato calciatori e associazione arbitri) ha determinato, apprende l'Ansa, una candidatura unitaria alla presidenza: è quella di Giancarlo Abete. L'ex n.1 della Figc, dimessosi dopo l'eliminazione al primo turno al Mondiale brasiliano, avrebbe, secondo quanto riferiscono fonti delle componenti, dato la sua disponibilità.

Sul nome di Abete, candidato alla Presidenza Figc scelto da Lega Pro, Lnd, Aic e Aia, « c'è stata un'unanimità per la grande competenza, esperienza e la capacità dimostrata in passato di saper aggregare le componenti federali». È quanto spiega in una nota la Lega Nazionale Dilettanti secondo cui «l'auspicio di tutti i presenti è ora di poter avere al fianco nel progetto la Serie A, non coinvolta sinora in attesa della nuova governance, la Serie B e l'A.I.A.C». «Proseguirà - aggiunge la Lnd - in questi giorni la raccolta delle firme per la richiesta al Commissario di convocazione dell'assemblea elettiva».

«Vito Cozzoli? Mi ha cercato ieri e ci siamo sentiti stamattina, mi ha fatto sapere che aveva piacere di comunicarmi il nome della sua candidatura prima di leggerlo sui giornali. Io ne ho preso atto, mi ha detto che è una candidatura che deve avere il carattere dell'unitarietà e io gli ho detto che oggettivamente mi sembra in contraddizione visto che la Lega di A, che conosco bene, non sapeva proprio di cosa stessimo parlando. Questo discorso si commenta da solo». È quanto tiene a far sapere il presidente del Coni nonché commissario della Lega di A, Giovanni Malagò, in merito alla possibile candidatura di Vito Cozzoli alla presidenza della Figc da parte delle componenti di Lega nazionale dilettanti, Lega Pro, Aic e Aia che vorrebbero andare a nuove elezioni federali già dalla prossima estate in modo da porre fine al commissariamento. 

«Se si parla di volontà di condividere - spiega Malagò all'Ansa - si deve fare a monte, non a valle. Tutto si può parlare tranne che di unitarietà». «Ho sempre detto che ognuno è padrone di fare le scelte e io non ho mai espresso un giudizio pro e contro un candidato - conclude il commissario della Lega di A - Dico solo che se si parla di candidatura unitaria, lo fermo subito e dico che le cose non stanno così. La Lega di A non sa di cosa stiamo parlando. Penso che il percorso così parta molto male». 

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