Roma, Fazio: «Non siamo inferiori alla Juve,
non abbiamo problemi di mentalità»

A fare la differenza a fine stagione potrebbe essere la convinzioni nei propri mezzi. A pensarla così è Federico Fazio che, a differenza di alcuni suoi compagni, non ci sta ad ammettere che la Juventus è più forte della Roma: «Dipende solo da noi. In partite importanti contro Inter, Napoli, Milan e Lazio abbiamo vinto soprattutto per la mentalità e la personalità di questa squadra. Contro la Juventus abbiamo giocato molto bene. Per alcune cose non siamo riusciti a fare punti, ma non cambia niente, dobbiamo continuare così. Non siamo inferiori a nessuna squadra», ha detto il difensore argentino a Roma Tv.

COSTRUITI PER VINCERE
Arrivato in prestito dal Siviglia nell’ultimo mese Fazio ha raggiunto il numero di presenze necessarie per far scattare l’obbligo di riscatto da parte del club giallorosso. Tra Inghilterra (Tottenham) e Spagna (Siviglia), Federico ha raggiunto un alto livello d'esperienza che lo ha aiutato ad affiancare Manolas nel periodo in cui mancava Ruediger per infortunio: «Kostas ha una personalità incredibile, gioca tutte le partite con la stessa intensità, Antonio dopo l’infortunio sta giocando bene, è un giocatore bravo, trasmette energia, avevamo bisogno di lui. Il calcio italiano? Secondo me è somigliante al calcio spagnolo, il calcio inglese è meno tattico, ci sono più uno contro uno. Sognavo fin da piccolo di giocare in Italia. Ultimamente stiamo facendo bene in difesa, ma questo non dipende solo dai singoli, la squadra è più unita».

In Europa League la Roma affronterà il Villareal in una sfida che si preannuncia insidiosa per gli uomini di Spalletti: «Nella Liga sta andando bene. Negli ultimi 5-6 anni è sempre stata in Europa. È una squadra forte da rispettare, ma siamo la Roma e se vogliamo questa coppa dobbiamo vincere tutte le partite. La Roma non è meno forte rispetto ad altre squadre in cui sono stato, squadre che hanno vinto campionati e altri trofei. Secondo me questa Roma è una squadra che vuole vincere, si vede e si sente nello spogliatoio e in campo».