Emozioni. Quelle che la maglia azzurra sa regalare unendo per l’occasione l’Italia sotto un sogno. Quel batticuore cominciato con lo spettacolo dell’Olimpico, i fuochi, la musica, e i tifosi finalmente tornati sugli spalti per un avvio alla normalità. E poi il rigore negato, l’autogol di Demiral, e ancora i gol di due napoletani, Immobile e Insigne, carichi di orgoglio. E quella stravagante esultanza spiegata nel post gara: «Porca puttena», in omaggio a Lino Banfi che li aveva incoraggiati con un messaggio prima del match. Una frase che ha fatto sorridere il web, super scatenato dopo la vittoria. E allora si può sorridere anche sul rigore negato: «Saranno turchi ottomani, perché per avere un rigore non basta il tocco di una mano, l’arbitro ne voleva otto contemporaneamente». E c’è persino chi vede la gara sportiva fra Italia e Turchia una vera e propria sfida fra due mondi e culture diverse: «Ricordiamo che stasera affrontiamo quelli che hanno avuto la capacità di inventare il bagno più scomodo e antigienico della storia, stasera è in ballo una lotta di civiltà».
Intanto dalle parti di Napoli qualcuno alza la testa: «Forza uagliù, portate avanti il nome della nostra città», urlano ai due goleador. Ma ai piedi del Vesuvio molti non dimenticano quel Napoli-Verona di fine stagione, e resta ancora l’amaro in bocca: «Guarda Lorenzo che carica, poi si gioca la Champions per la sua città e non scende in campo». E così tanti napoletani neanche la guardano la nazionale, o almeno così dicono.
D’altro canto se insieme ai napoletani anche Spinazzola si è distinto per la grinta in campo mandando fuori giri per tutta la gara le maglie rosse in difesa e facendosi trovare pronto all’occorrenza a trasformarsi nell’esterno a sinistra più alto, i dubbi più grandi dei fantallenatori sulle scelte di Mancini ricadono su Bernardeschi: «Allora Federico ha rinunciato al sussidio»; «Mantengo basso profilo: la mia massima aspirazione per questi Europei è capire il senso della convocazione di Bernardeschi», scherzano in tanti. Per non parlare di chi identifica ogni giocatore con un supereroe: «Super Immobile, Bat Berardi, Flash Insigne, Posaman Bernardeschi».
Nessuna preoccupazione invece per Donnarumma, che dopo aver reso nota la nuova destinazione invece di stare in campo sarebbe potuto andare tranquillamente a sorseggiare un drink senza mettere in pericolo i suoi compagni. Anzi: «La partita è finita, ma i turchi si stanno ancora difendendo», punge qualcuno.
E allora si continua a sognare: «Il kebab ce lo siamo mangiati. Mo ‘na bella fetta di Emmental». E allora ci si augura buon appetito, aspettando Italia-Svizzera.