Posillipo-Telimar Palermo 8-15, imbarcata alla Scandone

Gli isolani si aggiudicano il derby delle Due Sicilie

Lo statunitense Jonathan Hooper
Lo statunitense Jonathan Hooper
di Diego Scarpitti
Sabato 2 Dicembre 2023, 22:05 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 15:05
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«Non salvo nulla, abbiamo sbagliato tanto». Onesto nella sua analisi come sempre, Roberto Brancaccio sintetizza correttamente l’esito dell’undicesima giornata di A1. Il derby delle Due Sicilie tra Posillipo e Telimar Palermo finisce 8-15 (parziali di 1-3, 3-3, 1-5, 3-4). Isolani a stelle e strisce con Jonathan Hooper, autore di un poker pesante, e Quinn Chadwick Woodhead, artefice di una doppietta, come l’ex canottierino Alex Giorgetti e Francesco Lo Cascio. Sfruttano a dovere le superiorità numeriche i pallanuotisti di Marco Salvator Baldineti (9/11) e creano un divario non più colmabile nella terza frazione.

Cronaca. Prima occasione per Marko Tubic, para il croato Egon Jurisic. Alessandro Vitale inaugura le marcature e Giorgetti pesca l'angolo (0-2). Lorenzo Briganti prova a sorprendere la retroguardia siciliana, sempre reattivo Jurisic. Roberto Spinelli stoppa alcuni tentativi avversari e il Posillipo sulla ripartenza guadagna il rigore, trasformato dal mancino Nicola Cuccovillo a 43 secondi dalla fine del primo quarto (1-2). Il centrovasca Riccardo Lo Dico fissa l’1-3 a 4 secondi.

 

Perfetto equilibrio nella seconda frazione. Hooper dopo 24 secondi per l’1-4. Agostino Somma per il 2-4. Segue la girata ravvicinata di Giuliano Mattiello (3-4). Risponde Lo Cascio (3-5). Alla metà esatta del tempo arriva lo squillo di capitan Paride Saccoia (4-5). Edoardo Fabiano griffa il +2 (4-6). Briganti e Mattia Rocchino impegnano severamente Jurisic. Colpisce il palo Filip Radojevic.

Le due compagini si portano sul 4-6 all'intervallo lungo.

Terzo tempo. Passano 19 secondi e il catanese Emiliano Aiello procura il penalty, realizzato da Somma (5-6). Hooper allunga (5-7). Palo di Mattiello. Tutto solo Giorgetti colpisce indisturbato (5-8). Sul tabellino Andrea Giliberti e il Palermo se ne va (5-9). Altro legno per i rossoverdi con Saccoia. Rumoreggia in acqua Jurisic e inevitabile cartellino giallo. Woodhead provvede al 5-10 e Davide Occhione sorprende dalla distanza Spinelli ad un secondo (5-11).

Quarta frazione. Tirano i remi in barca i padroni di casa. Di forza Cuccovillo (6-11). Il distacco diventa sempre più pesante. Chiude l’incontro Hooper a 41 secondi dal gong.

«Il Telimar Palermo non ha sbagliato nulla, noi invece abbiamo sbagliato tanto», dichiara Brancaccio. «All'inizio siamo rientrati in partita, potevamo realizzare il gol del sei pari, ma da quel momento in poi ci siamo sciolti», ammette il classe 1979. «Oggi la squadra non ha combattuto e non ha affrontato la partita come una finale, ci siamo un pò sgretolati», dice l’allenatore rossoverde.

«Palermo forte nelle superiorità numeriche. Certamente abbiamo risentito dei tanti incontri ravvicinati, ma da parte nostra ci devono comunque essere le motivazioni, la voglia e la volontà di crescere, ed oggi purtroppo non lo abbiamo dimostrato», prosegue contrariato il coach partenopeo. «Dobbiamo fare tesoro di questa sconfitta e di questa prestazione della quale non salvo nulla, e dobbiamo essere bravi subito a recuperare il cammino che stavamo facendo fino adesso. Ci mettiamo alle spalle questa partita e guardiamo avanti», conclude Brancaccio (nelle foto di Pierpaolo Capano).

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