Dieci anni fa quale fu l’impatto di Gregucci con il gruppo?
«Forte, positivo. Seppe scuoterci».
È vero che allo spogliatoio si presentò con una frase ad effetto: “Qui c’è puzza di morto”?
«Non ricordo, può darsi. Il suo modo di essere sicuramente è in linea con una frase del genere».
Secondo lei ha dato la scossa anche ora?
«È presto per dirlo, aspetterei ancora un po’».
Però l’avvio è stato incoraggiante.
«Quando c’è un cambio tecnico, la squadra subisce la scossa. Tutti i giocatori fiutano la novità nell’aria e si rimettono in discussione. L’importante è vedere che risposte arriveranno in seguito. Anche Perrone vinse all’esordio a Benevento e poi perse la partita successiva».