Salernitana-Milan, Nicola e le scelte obbligate: «Sambia titolare»

«In attacco potrei partire con Piatek e Dia, anche se mi soddisfano tutti»

Davide Nicola
Davide Nicola
di Enrico Vitolo
Martedì 3 Gennaio 2023, 15:00
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Riecco il campionato, riecco la Salernitana di nuovo in campo. Domani i granata torneranno dunque a fare sul serio, lo faranno alle 12:30 quando in uno stadio Arechi stracolmo arriverà il Milan dell'ex Pioli: «C’è curiosità e voglia di rimetterci all’opera e vedere quanto, dal punto di vista della fluidità, abbia inciso la sosta. Il Milan devi affrontarlo pareggiando ciò che conta di più in questo calcio, è cioè la capacità di tenere testa dal punto di vista atletico, dell’organizzazione e del coraggio nel voler fare il tuo gioco – ha detto nella conferenza stampa della vigilia Davide Nicola - Non c’è più la squadra che pensa solo a limitare gli altri, anche noi abbiamo le nostre buone individualità. Abbiamo lavorato per occupare il campo con il 3-5-2, ma anche con altre soluzioni tattiche. In questo momento, però, la squadra per caratteristiche non è propensa a fare un altro tipo di gioco come la difesa a quattro. Forse chi potrebbe fare il terzino potrebbe essere più Bronn, ma non lo è di natura». 

Per la sfida contro i rossoneri mancheranno Sepe, Gyomber (rientrato in gruppo da un paio di giorni), Mazzocchi, Maggiore e Candreva, è invece recuperato Vilhena, mentre Ochoa è pronto a vivere la prima in maglia granata. Pronto al debutto da titolare anche Sambia: «Credo di sì, giocherà lui. Sono sei mesi che si allena con noi, è un ragazzo fantastico dal punto di vista dell’umore nei confronti del gruppo, si impegna e dà tutto sé stesso, questo per un allenatore è importante ed è giusto quindi concedere delle chances. Sono contento di dargli una possibilità, tutti facciamo il tifo per lui. Ora naturalmente tocca a lui sfruttare l’occasione - le parole del tecnico Nicola - In attacco? Potrei partire con Piatek e Dia, anche se mi soddisfano tutti e poi voglio vedere anche le scelte degli avversari.

Non dimentichiamoci che dopo quattro giorni si rigiocherà, diventa improponibile pensare a titolari inamovibili, ci sono molti giocatori che si passano il testimone. Le partite durano ormai cento minuti». 

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