Salernitana-Napoli, il ritorno di Nicola: «Ora dobbiamo rialzare la testa»

L'allenatore granata verso il 4-3-2-1 per dare più solidità alla difesa

Davide Nicola all'Arechi
Davide Nicola all'Arechi
di Eugenio Marotta
Sabato 21 Gennaio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 16:09
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Febbre da derby, febbre per il derby e fibrillazione per una settimana a dir poco unica in casa Salernitana. All'Arechi, oggi pomeriggio, arriva la capolista Napoli e sugli spalti saranno circa in 20mila a sfidare il maltempo per assistere alla sfida tra granata e azzurri. Tra le tante assenze nelle fila della Salernitana (sei indisponibili) alcuni dei «superstiti» non sono neppure al top a causa di un virus di stagione che rischia di far piovere sul... bagnato.

I padroni di casa sono reduci da un periodaccio (2 punti in 6 partite) culminato con la batosta storica di domenica scorsa a Bergamo ad opera dell'Atalanta (8-2) che ha scatenato una mezza rivoluzione: prima l'esonero di Davide Nicola e 48 ore dopo il reintegro dello stesso allenatore da parte del patron Danilo Iervolino.

Il tutto in una settimana che ha condotto al derby di questo pomeriggio con il Napoli e con una classifica che resta pur sempre tranquilla (granata a quota 18 a più nove sulla zona retrocessione), ma non certo sicura come prima.

Il nuovo-vecchio allenatore ha avuto appena due giorni di tempo per provare a resettare tutto e preparare la sfida ai campioni d'inverno. Ed ha dovuto farlo anche in piena emergenza e con il malumore della tifoseria che ha puntato l'indice nei confronti della squadra con un blitz di ieri l'altro sul campo e tanto di striscione che chiedeva di «salvare la dignità» e tirare fuori gli attributi. A dispetto del termometro esterno, insomma, la temperatura nell'ambiente è piuttosto alta.

Nicola medita qualche novità per provare a sorprendere la regina della massima serie. Il trainer ha pensato anche di abiurare il suo canovaccio, ma a quanto pare partirà comunque con il 3-5-2 con Dia e Piatek terminali offensivi. Stavolta, però, il modulo sarà molto camaleontico. Capace cioè di una metamorfosi (4-3-2-1) senza attingere dalla panchina. Novità anche in difesa dove Daniliuc (nel trio insieme a Gyomber e Pirola) potrebbe allargarsi per coprire il ruolo di cursore destro con Bradaric che scalerebbe all'indietro sull'out mancino. Staremo a vedere. L'obiettivo, considerando anche il valore dell'avversario, è quello di scongiurare una nuova imbarcata che potrebbe avere degli effetti devastanti sotto tutti i punti di vista. «Credo che nella vita non si cresca mai attraverso i successi, ma dalle batoste e per raggiungere grandi traguardi spesso è necessario cadere facendo rumore - ha dichiarato Nicola sulle pagine dell'official web site granata - Se il risultato di Bergamo è stato il prezzo da pagare per imparare qualcosa lo accetto, ma adesso è arrivato il momento di ripartire e rialzare la testa, a cominciare dalla difficilissima gara di oggi, dando il massimo e lottando su ogni pallone fino all'ultima goccia di sudore».

Il tecnico riconosce la forza degli azzurri e proprio per questo chiede una partita da sangue a arena. «Il Napoli è una squadra con grandissime qualità, ma oggi la cosa più importante è metterci nella condizione di giocare una partita che abbia un tono agonistico elevato e dimostrare di avere la personalità per gestire alcune situazioni dettate dalla loro qualità». Inevitabile un passaggio sui tifosi e sulle aspettative della piazza. «Le motivazioni che ci danno i tifosi sono sempre molto elevate, ora sta a noi dimostrare loro che abbiamo sangue dentro e voglia di giocarci questa partita. Non vediamo l'ora di poterli rappresentare, lottando dal primo all'ultimo minuto sputando sangue. In certi momenti si vede la personalità di un giocatore, di una squadra e queste sono le partite che devono creare i presupposti per migliorare velocemente. È il momento di dare tutto e di più. Spalletti è un allenatore che apprezzo moltissimo. Oggi dovremo pensare a noi stessi, alla determinazione da mettere in campo, alla voglia di correre per il compagno e di dimostrare di essere squadra». La febbre del sabato sera è appena cominciata. 

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