Salernitana-Paulo Sousa, c'è posta per te: si va avanti adagio

Il club invia una Pec per confermare l'allenatore che entro il 20 può scegliere

Paulo Sousa
Paulo Sousa
di Pasquale Tallarino
Sabato 10 Giugno 2023, 08:28
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La Salernitana ha scelto Paulo Sousa per il prossimo biennio: gli ha inviato la pec della riconferma. L'opzione unilaterale del rinnovo del contratto è stata esercitata ieri: 1 milione e 195mila euro di ingaggio a stagione per l'allenatore di Viseu. Per quale obiettivo? «La salvezza risponde il ds De Sanctis - Ci sono tanti modi per rendere diversa e speciale la salvezza della Salernitana: il gioco, la riapertura della curva Nord, ma quella è la strada, quello resterà l'obiettivo. Se la Salernitana si salverà e lo farà ancora per tanti anni, è destinata a crescere».

A Sousa sta bene questa prospettiva ma si prende un tempo ristretto di riflessione, una «finestra»: gli è dovuto, da contratto. Entro il 20 giugno, l'allenatore deve dire sì al club granata oppure far valere una clausola di risoluzione indennizzata.

Se non accetta il rinnovo, deve versare alla Salernitana 1 milione di euro di penale per svincolarsi: le voci parlano di un interessamento del Napoli di De Laurentiis. «La Salernitana approccerà il tempo dell'attesa senza ansia», ha detto De Sanctis.

Non ha un'alternativa a Sousa e non la cerca, pur consapevole che proprio in questi giorni a Bologna eD a Firenze «ballino» le panchine di Thiago Motta e di Vincenzo Italiano (almeno fino a ieri). Prima di ricongiungersi alla famiglia, ieri il dirigente ha incontrato anche il presidente Iervolino a Roma. Non per cambiare scena, non per avviare il casting: la Salernitana ha in mente un solo architetto che è Sousa. «Resterà con noi perché abbiamo bisogno di continuare a crescere. C'è una finestra nella quale il mister Sousa potrebbe accettare nuove sfide e al termine di questa finestra di dieci giorni arriverà il comunicato ufficiale. Non la viviamo con ansia, siamo sicuri che Paulo non rinuncerà così facilmente all'opportunità».

Forse pure Sousa avrebbe un debituccio di riconoscenza nei confronti della Salernitana: «Il mister non aveva avuto esperienze felicissime in precedenza. Con grande entusiasmo ha accettato l'offerta del club e oggi sa benissimo chi è Iervolino, chi è Milan, come lavora la direzione sportiva. È consapevole di quello che la Salernitana è e sarà in futuro. Sousa si è rilanciato in questi 4 mesi, abbiamo la certezza di aver trasferito qui l'allenatore che possa aiutare la Salernitana». Poi c'è anche una certezza che si nutre delle sensazioni di campo: «Posso garantire che rispetto al futuro c'è allineamento e condivisione di programmi e obiettivi al 100%. Ci saranno scelte di mercato che potranno rendere la rosa più forte oppure decidere di rischiare, in una condivisione generale, di lasciare un livello della rosa un pochettino più basso subito investendo su giovani ma, nell'ambito di una crescita di lavoro che Sousa ci dà, farla crescere dopo. Queste cose sono condivise».

I passaggi fatti da De Sanctis sono importanti, perché puntano diritto alla famosa base e ossatura che Sousa considera fondamentale per replicare i risultati ottenuti. Entro il 20 giugno dovrà dare una risposta alla Salernitana e nel frattempo le date si incastrano come tessere del puzzle: dal 14 al 16 giugno il club eserciterà i riscatti di Dia e Pirola, dal 17 al 19 ci sono i controriscatti. Se arriverà un'offerta monstre - almeno una per un grosso calibro - Sousa sa che il budget sarà subito investito per costruire un nuovo Dia o un nuovo Coulibaly. Intesa, feeling. Non è andata così con Davide Nicola.

Dal primo luglio non sarà più un tesserato granata: «C'era clausola di risoluzione con scadenza entro metà aprile ed è stata esercitata. La visione delle cose esterne al campo non ci trovava in sintonia. Mi è sempre stato risposto che probabilmente quella del mister era una strada giusta. Poi contano i risultati. Dopo l'esonero di Nicola a Bergamo, non avevamo il sostituto pronto e ne abbiamo contattati tanti, Semplici compreso. Nicola aveva garantito di poter cambiare la rotta nell'ambito dei suoi comportamenti anche con lo spogliatoio, si è deciso di richiamarlo dopo un casting corposo e che ci è tornato utile dopo alcune partite. Sousa era già in quel casting». Nicola è stato il primo allenatore di De Sanctis e il secondo di Iervolino, prima di Sousa. Il patron aveva già esonerato Colantuono, che poi ha riproposto alla guida del settore giovanile. La stagione è stata macchiata dalla retrocessione dei granatini dalla Primavera2. Come si rimedia? De Sanctis cercherà una spalla per Colantuono: «Sarà riconfermato e la Salernitana probabilmente ripescata. Non ho avuto energie per seguire il settore giovanile e probabilmente non le avrò. Non possiamo essere subito competitivi perché significa fare instant team e alzare i costi. Se abbiamo risorse, vanno messe su attività di base».
 

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