Prima Schiavi, poi Castiglia: nervi tesi in allenamento

Prima Schiavi, poi Castiglia: nervi tesi in allenamento
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 21 Agosto 2015, 23:14 - Ultimo agg. 22 Agosto, 09:23
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Screzi al mattino, di pomeriggio i tuoni restano solo per il meteo: il preparatore s’infuria, Torrente tira le orecchie a Castiglia, poi arriva il sereno. Almeno sembra.

Senza scandali, il motto odierno sarebbe stato «palla al centro» e invece, per fortuna o purtroppo, la cronaca è quella di una nuova e intensa giornata d’allenamenti. Con qualche battibecco in campo, poi chiarito a bocce ferme.

Doppia seduta ieri per la Salernitana e particolare attenzione alla tattica per Torrente, che nel pomeriggio ha tirato anche un sospiro di sollievo sulle condizioni della caviglia sinistra di Schiavi infortunatasi a Verona.



Presumibilmente era stato il difensore, suo malgrado, l’oggetto di un vibrante alterco mattutino. Il collaboratore tecnico Scarpellino, di fatto il preparatore atletico granata, aveva infatti sbottato: «Senza l’ok del dottore non lo alleno se ha un problema al piede». Toni molto forti, poi un confronto chiarificatore con Torrente. Il risultato? Schiavi – unico con l’arto fasciato – ha fatto tattica col gruppo e il resto a parte nella tendostruttura col prof Angelicchio, addetto al recupero degli infortunati, mentre i compagni lavoravano sulla forza.



Nel pomeriggio però l’ex Catania è rientrato a pieno regime, facendo coppia con Lanzaro nelle prove di Torrente (sotto gli occhi del tecnico della Primavera, Savini e del responsabile in pectore delle giovanili, Preiti). Franco e la novità Pollace hanno completato il reparto titolare. Possibile che l’ex laziale domani venga lanciato dal primo minuto a destra nel test con l’Agropoli. Colombo era comunque regolarmente in campo ieri nella difesa opposta, con Bocchetti a sinistra e il baby Trozzo con Trevisan al centro. Tridenti offensivo (Gabionetta-Eusepi-Russotto) e mediano (Moro-Pestrin-Bovo) inamovibili.



Proprio un centrocampista è stato destinatario di un sonoro rimprovero di Torrente, che all’ennesimo colpo di tacco di Castiglia s’è rivolto poco teneramente all’ex reggino, invitandolo ad allenarsi con meno sufficienza: «Chi va a due all’ora con me non gioca, al prossimo vai sotto la doccia. Non dormo la notte per fare le scelte, ma se continui così avrò sonni tranquilli». Non è la prima volta che il calciatore finisce nel mirino degli allenatori: già Menichini, l’anno scorso, aveva avuto con lui un acceso diverbio che aveva poi portato Castiglia a restare da separato in casa a Salerno fino a gennaio, mese del prestito al Como.
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