Benevento-Bari, Cannavaro: «Gara
difficile ma si vince anche in emergenza»

fabio cannavaro
fabio cannavaro
di Oreste Tretola
Venerdì 4 Novembre 2022, 19:59
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Domani al Vigorito si presenterà un Bari con nove punti in più del Benevento. Non di certo un motivo per partire sconfitti, come ha spiegato Fabio Cannavaro nella consueta conferenza pre match: “Sarà una partita dura, anche in emergenza però possiamo giocarcela. Servirà tanta determinazione e attenzione. Ci siamo preparati bene. Il Bari ha più fisico di noi ed è quasi al completo, dobbiamo giocare con intelligenza, gestendo bene palla. Loro giocano molto in ripartenza, ho lavorato sull’aspetto offensivo. Tutte le squadre hanno dei punti deboli, sto lavorando su quello. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e la vittoria arriverà, è quello che ci serve”.

L’argomento infortuni tiene sempre banco in casa giallorossa. Il tecnico può sorridere per il ritorno tra i convocati di Glik: ”E’ rientrato, oggi si è allenato con noi e domattina deciderò se metterlo dal primo minuto. Averlo è sicuramente una cosa positiva. E’ un leader per noi e iniziare a rivederlo ci serve per il morale". Il trainer ha proseguito, analizzando anche la situazione degli altri giocatori fuori e di quelli con qualche acciacco: ”La condizione fisica sta crescendo, abbiamo avuto qualche problemino con Capellini e Schiattarella, ma nulla di grave. Tra gli infortunati Acampora è quello più avanti, Tello va gestito bene perché si è infortunato in un posto delicato. E’ già importante rivederli in campo perché portano aria nuova. Dobbiamo tenere duro ancora, poi avremo più scelte e anche la possibilità di cambiare qualcosa tatticamente. Viviani è un giocatore che, per tanti errori, ha perso fiducia. Sta lavorando con lo staff medico perché aveva delle carenze muscolari. È stato sbagliato qualcosa e stiamo provando a rimediare. Spero manchi poco anche per lui. Stiamo cercando di recuperare tutti, è importante la comunicazione tra tutti per sbagliare il meno possibile ed avere un unico obiettivo. Ho provato ad analizzare la situazione infortuni, ma poi ci ho messo un punto e ho preferito guardare avanti. Quando c’è uno stop non c’è un unico responsabile, gli errori li possono commettere tutti”.

Inevitabile anche un commento sugli avvicendamenti nello staff medico: “Il nuovo dottore ha scelto di lavorare con Cotti che ha grande esperienza. Ho avuto la fortuna di averlo da calciatore e da allenatore. E' stata una scelta del dottore, Silvano ha dato la sua disponibilità. E' una collaborazione importante. La società decide per quanto riguarda lo staff sanitario. C'è stato un cambio, ma è normale quando le cose non vanno bene”.

Cannavaro si è soffermato sia sui singoli nel reparto offensivo che nevralgico: “I calciatori vanno gestiti, cerco però di dare fiducia a tutti. Farias ha fatto un grande sforzo contro il Pisa perché dovevo gestire La Gumina e Forte. Diego ha avuto il giusto atteggiamento, ha dato il massimo, alternando cose buone a cose meno buone. Dai suoi piedi può nascere sempre qualcosa. La Gumina e Forte stanno migliorando, sono attaccanti e vivono per il gol, che ora manca ma arriverà. Vorrei sempre giocare a tre davanti perché si copre meglio lo spazio e si è più incisivi. Schiattarella non stava benissimo col Pisa e aveva bisogno di appoggio. Ho dei ragazzi intelligenti che possono giocare sia a due che a tre in mezzo e domani deciderò”.

Conclusione sul processo di miglioramento mentale della squadra: “Le paure nella squadra sicuramente ci sono. Se fosse arrivata la vittoria con la Ternana, la situazione sarebbe stata diversa. Stiamo lavorando giorno per giorno per superare queste paure e i ragazzi reagiscono bene. Stanno facendo un grosso sacrificio. Ci ho messo tempo per capire quello che ho intorno. Ora ho la situazione più chiara e sono molto più fiducioso di un mese fa”.

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