Pazienza prepara un Avellino double face

L'allenatore si affida al 3-5-2 o al 4-3-3 in base agli avversari

Pazienza prepara un Avellino double face
Pazienza prepara un Avellino double face
di Marco Ingino
Giovedì 22 Febbraio 2024, 09:39 - Ultimo agg. 12:20
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È un Avellino double face quello che Michele Pazienza spera di condurre, a fine stagione, nel porto della serie B. Localizzata la destinazione da raggiungere possibilmente in maniera diretta, dando l'inseguimento alla capolista Juve Stabia, o indiretta, per la rotta secondaria dei playoff, l'allenatore di San Severo ha adesso almeno due assetti collaudati con cui affrontare le undici tappe che mancano al traguardo attraversando il mare tempestoso del girone C.

Undici partite contro avversari di diversa caratura ma tutti motivati al massimo perché stanno attualmente lottando per raggiungere il porto della salvezza, agguantare un salvagente playoff o playout oppure concorrere all'approdo diretto in cadetteria.

Quanto basta per immaginare undici finali contro avversari disperati come il Monterosi o l'Audace Cerignola che i biancoverdi affronteranno, in trasferta, nei prossimi due turni. 

Due scogli difficili da aggirare e superare affidandosi al più prudente 3-5-2 o al più aggressivo 4-3-3. Due facce tattiche dello stesso Avellino che Pazienza spera di poter utilizzare con risultati positivi sia in casa che in trasferta. Lontano dall'impianto di via Zoccolari va comunque detto che la marcia, impostata quasi sempre dalla partenza di una difesa a tre, è finora stata davvero spedita con 9 vittorie, 1 pari e 3 sconfitte. Indizio che lascia presupporre una conferma del 3-5-2 pure al Bonolis di Teramo contro un avversario uscito rinforzato e rinfrancato dal mercato di gennaio ma che, contro l'Avellino domenica alle 18.30, dovrà fare a meno dell'ex portiere biancoverde Francesco Forte, del difensore Danilo Piroli e del centrocampista Samuele Parlati, tutti appiedati per un turno al pari di Luca Palmiero. 

Proprio lo stop forzato al play irpino, che si unisce all'indisponibilità di Varela (operato ieri) e Dall'Oglio, imporrà a Pazienza la scelta in mediana tra il grintoso De Cristoforo e il più geometrico Pezzella: il primo appare favorito in caso di 3-5-2 con dirottamento di Armellino in cabina di regia e Rocca confermato sul versante sinistro; il secondo, sostituto naturale di Palmiero, potrebbe spuntarla in caso di conferma del 4-3-3. Variabili in mediana abbastanza scontate, così come in attacco dove in caso di tandem non di prescinderà dalla coppia Patierno - Sgarbi, mentre con il varo del tridente sarà aggiunto l'ex Cerignola D'Ausilio.

Concorrenza, invece, più sfrenata e imprevedibile in difesa dove, malgrado l'indisponibilità di Tito, l'esplosione di Frascatore, l'affidabilità di Cancellotti e la crescita di Liotti stanno dando maggiore possibilità di scelta all'allenatore. Di conseguenza, nel caso di ritorno all'assetto a tre, Cionek e Cancelotti andranno a contendersi il posto al fianco di Rigione, nel ruolo di regista difensivo, e Frascatore, in quello di braccetto sinistro. Questo assetto, di riflesso, libererebbe la casella sul versante destro ad appannaggio di Ricciardi e quella a sinistra che resterebbe di competenza di Liotti. Esattamente come avvenuto contro la Casertana, invece, con la riproposizione della difesa a quattro l'escluso d'ufficio sarebbe Ricciardi con Cancellotti a destra, Rigione e Frascatore centrali, e Liotti a sinistra anche se l'ex Reggina, in compagnia di Cionek e Cancellotti, ieri ha lavorato in disparte per gestire i carichi di lavoro. L'assetto difensivo, in caso di linea a quattro, andrebbe invece a ricalcare quella tracciata davanti a Ghidotti nell'ultima sfida contro la Casertana: Cancellotti e Liotti sugli esterni con Rigione e Frascatore, sempre favorito su Cionek, in posizione centrale a battagliare in una sorta di duello faccia a faccia contro il corazziere Vano e l'esperto Eusepi. 

Questi i due canovacci tattici su cui Michele Pazienza inizierà a lavorare in maniera concreta solo da questa mattina. Ieri pomeriggio, nell'ultimo allenamento a porte aperte, di tattico si è intravisto davvero poco a nulla persino nella partitella finale a ranghi misti. Da stamane, con la chiusura delle porte al pubblico, si inizierà a pensare alla strategia di battaglia da adottare al Bonolis dove i biancoverdi saranno scortati da centinaia di tifosi.

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