Casertana, il rebus del regista: mancano Toscano e Proietti

Cangelosi contro il Brindisi pensa al ritorno al 4-3-3

Casertana, il rebus del regista: mancano Toscano e Proietti
Casertana, il rebus del regista: mancano Toscano e Proietti
di Domenico Marotta
Giovedì 22 Febbraio 2024, 08:53 - Ultimo agg. 12:20
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Tre centrocampisti, forse anche quattro a disposizione, ma contro il Brindisi è emergenza playmaker. Sono solo parzialmente positive le notizie che arrivano dall'infermeria in vista della partita di domenica (ore 18.30). Se da una parte Damian ha lavorato per parte della seduta di ieri addirittura con il gruppo, dall'altra preoccupano le condizioni di Toscano. Vittima di un problema alla caviglia, il centrocampista siciliano ha lasciato anzitempo il campo ad Avellino e neppure ieri si è allenato. Quasi certo il suo forfait per domenica che, sommato a quello di Proietti (ieri camminava ancora con l'aiuto delle stampelle dopo la distorsione al ginocchio) lascia la Casertana senza registi per la gara contro il Brindisi.

Palla ora a Vincenzo Cangelosi che dovrà decidere se giocare con due centrali di centrocampo riproponendo quella difesa a tre che finora non ha funzionato, o se restaurare il trio di mediana adattando uno dei disponibili nel ruolo di play.

Salvo ulteriori e malaugurate defezioni ci saranno certamente Deli, Matese e Casoli, forse anche Damian. Quest'ultimo sarebbe il favorito per giocare in cabina di regia (lo fece anche a Francavilla Fontana) in caso di recupero: diversamente dovrebbe toccare a Deli o Matese. Sempre che Cangelosi voglia arrendersi all'evidenza, tornare sui suoi passi e ripristinare quel 4-3-3 che tante soddisfazioni ha dato nella seconda metà del girone d'andata. La risalita in classifica, allora, ricominciò proprio da una vittoria sul campo di Brindisi. Da quella partita la Casertana non perse più per quasi tre mesi conquistando 12 risultati utili consecutivi ed il secondo posto solitario. Poi il crollo in termini di risultati, le scelte poco fortunate di Cangelosi e le prime insoddisfazioni del club. 

Riprendere da domenica la marcia del girone d'andata sarebbe sufficiente a spazzare via ogni dubbio, a migliorare la classifica e a restaurare quello splendido meccanismo tecnico-tattico che legittimerebbe ancora sogni di gloria, anche nei playoff. Tornare all'antico sembra la strada migliore, anche se le assenze ci sono e sono pesanti (da non dimenticare Montalto). 

Bando alla prudenza, dunque, soprattutto contro un Brindisi che non sembra capace di suscitare particolari timori in una squadra come la Casertana. I pugliesi hanno cambiato di nuovo allenatore, esonerato Roselli e richiamato in panchina Danucci. Sono ultimi, non vincono da dieci partite e nel girone di ritorno sono andati a segno soltanto due volte. Abbastanza poco per giustificare l'impiego dei tre centrali difensivi utilizzati da Cangelosi nella fase iniziale delle ultime tre gare di campionato. Per arginare la coppia tutta casertana formata da Guida e Trotta che guida l'attacco pugliese, ai falchetti dovrebbe essere sufficiente la classica difesa con due centrali e due terzini.

Un risultato diverso dalla vittoria aprirebbe scenari molto negativi. Perché se è vero che l'obiettivo iniziale era la salvezza è vero anche che quell'obiettivo era tale solo per la partenza in ritardo dopo il ripescaggio e non per il valore tecnico della squadra. Con innegabile bravura Cangelosi e i calciatori avevano azzerato quel gap e cominciato il girone di ritorno al secondo posto. Con una squadra composta almeno nei titolari da giocatori avvezzi a vincere il campionato di C o provenienti dalla B e quella graduatoria, parlare di salvezza era riduttivo e sognare la promozione diretta lecito. Bisogna tenerlo a mente per disputare un finale di stagione degno di questa Casertana.

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