Avellino, Pazienza traveste Liotti da mediano

Con Pezzella, Palmiero e Rocca prende quota anche l'ex Reggina contro il Cerignola

Avellino, Pazienza traveste Liotti da mediano
Avellino, Pazienza traveste Liotti da mediano
di Marco Ingino
Venerdì 1 Marzo 2024, 08:43
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Nel centrocampo biancoverde, là dove l'equilibrio è sempre stato abbastanza precario malgrado l'abbondanza di interpreti, la coperta è diventata cortissima.
Domenica a Cerignola, contro la squadra dell'ex Ivan Tisci che si giocherà una fetta della sua panchina, Michele Pazienza si ritroverà con soli tre centrocampisti di ruolo a disposizione dal primo minuto, Rocca, Palmiero e Pezzella, mentre Dall'Oglio, da ieri nuovamente in gruppo, sarà utilizzabile al massimo per lo scampolo finale della partita.

Un bel grattacapo per l'allenatore di San Severo che, per la prima volta dall'inizio del campionato, si troverà a dover rinunciare all'esperienza di Marco Armellino (sempre presente insieme a Ghidotti) ma anche al dinamismo di Antonio De Cristofaro, entrambi appiedati per un turno dal giudice sportivo. Due assenze pesanti che vanno ad aggiungersi a quella di Lores Varela operato la scorsa settimana a Villa Stuart. Non certo il miglior viatico per tornare al Monterisi, stadio che Pazienza conosce bene per averci costruito i successi dell'Audace Cerignola tra la D e la Lega Pro.
Come se non bastasse l'ex più atteso della giornata vive anche questa antivigilia nella consapevolezza che tra Palmiero e Pezzella, calciatori abbastanza simili abituati ad agire da play davanti alla difesa, bisognerà travestirne uno da interno.

Metamorfosi non certo semplice che sta inducendo l'allenatore biancoverde nella tentazione di inventarsi qualcosa che vada al di là delle semplice alternative. Ecco perché, dopo aver la scorsa settimana già preannunciato che «Llano sta spesso agendo in quella zona del campo», ieri anche Daniele Liotti ha avuto modo di allenarsi in una posizione a lui non del tutto sconosciuta per averla già, sempre in caso di emergenza, ricoperta nel corso della sua carriera.
In questo caso, con Palmiero centrale e Rocca dirottato a destra, il tripode mediano verrebbe completato proprio dall'ex reggino indipendentemente dal ritorno al 3-5-2 o dalla conferma del 4-3-3. In entrambi i casi, del resto, per Pazienza diventa imprescindibile il centrocampo a tre anche perché, pur volendo per assurdo abbozzare un innovativo 3-4-3, Rocca andrebbe in difficoltà nell'assetto centrale.

Chiuso nel suo silenzio e assorto nei suoi pensieri, nelle prossime 48 ore Pazienza valuterà se tornare tatticamente al passato e alle certezze del 3-5-2, con cui in trasferta sono arrivate quasi tutte le nove vittorie, oppure insistere sull'innovativo, ma ancora in fase sperimentale, 4-3-3 che nelle ultime due gare lontano da casa ha fruttato altrettanti pareggi.

Scelta non semplice con la vecchia strada che, parallelamente all'esclusione dolorosa dell'ex Michele D'Ausilio, spalancherebbe la porta della formazione titolare a Manuel Ricciardi sulla destra ma anche ad un altro difensore che potrebbe essere Thiago Cionek, soprattutto nel caso di utilizzo di Daniele Liotti nel ruolo di interno.
In questo caso, logicamente, sarebbe Paolo Frascatore ad occuparsi delle corsia mancina.

L'ex Turris, nell'ipotesi di 4-3-3, invece, potrebbe agire o da centrale al fianco di Rigione o sempre da esterno sinistro se Liotti dovesse essere dirottato a centrocampo. Variabili tattiche su cui Pazienza sta riflettendo pure in base a quelle che sono le caratteristiche della squadra avversaria che finora si è sempre destreggiata sul canovaccio del 4-3-1-2. In base alla scelta del modulo potrebbe variare anche il terminale offensivo che prenderà il posto dell'infortunato Cosimo Patierno. Gabriele Gori, in questo momento favorito, affiancherà sicuramente Lorenzo Sgarbi in caso di attacco a due punte.

Qualche possibilità in più di spuntarla potrebbe invece averla Michele Marconi qualora il tridente dovesse essere riproposto pure al Monterisi.

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