Difesa irpina dimezzata, Pazienza valuta le alternative

Rigione e Cionek out per le prossime gare: tra le alternative il reintegro di Casarini

Cionek esce dal campo a Messina
Cionek esce dal campo a Messina
di Marco Ingino
Martedì 3 Ottobre 2023, 00:10
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Tatticamente, quando si imposta una squadra con la difesa a tre, in rosa si tende sempre ad inserire almeno sei difensori centrali. La naturale correlazione, nel caso dell’Avellino, stride con la realtà di un organico che era invece stato inizialmente allestito per tracciare una linea a quattro davanti a Ghidotti, con soli due centrali di ruolo e altrettanti esterni. 

Ecco perchè alla chiusura del mercato con il numero minimo di quattro difensori (Rigione, Cionek, Benedetti e Mulè) si era pensato di non fare altri innesti confidando anche nella duttilità di Cancellotti e Armellino che, nel recente passato, si sono spesso travestiti da difensori. Progetti estivi andati a farsi benedire con l’esonero di Massimo Rastelli e l’arrivo di Michele Pazienza. 

L’ex tecnico del Cerignola ha provato a imprimere subito il suo timbro sulla squadra dandole equilibrio con un diverso assetto arretrato reso possibile dalla concomitante disponibilità (le prime due giornate le ha saltate per squalifica) di Michele Rigione. Una scelta che, nelle prime tre gare della sua gestione, si è rivelata azzecatissima facendo calare la saracinesca a Ghidotti. In realtà pure a Messina, ad eccezione dei tre minuti di sbandamento seguiti proprio all’uscita dal campo dell’ex capitano del Cosenza, la difesa non è andata in barca. 
Complice una serie di concause, però, l’Avellino ha di colpo perso nella battaglia dello Stretto i tre granatieri titolari facendo scattare qualcosa di più di una semplice emergenza. Impiegati senza tregua nelle tre sfide giocate nell’arco di una settimana dopo un ritiro svolto solo nella parte finale con Rastelli a Venticano, ma anche sottoposti ad un lavoro atletico diverso per un leggero cambio di preparazione, sia Cionek che Rigione hanno accusato malanni muscolari di cui questo pomeriggio si conosceranno le diagnosi mediche con i referti in arrivo da Villa Stuart. Come se non bastasse, Benedetti ha rimediato un ingenuo rosso nel finale che lo terrà fuori dalla contesa contro il Potenza. 
Alla conta dei disponibili è pertanto rimasto il solo Erasmo Mulè che, fino a dieci giorni fa, non aveva ancora messo piede in campo nemmeno per un minuto. E adesso cosa si fa? La domanda, oltre a porsela Pazienza, è sorta spontanea tra dirigenti e tifosi. La risposta è complicatissima anche perché sarà difficile riproporre una linea a 3 con un solo difensore di ruolo arruolabile e travestire contemporaneamente Cancellotti e Armellino da Rigione e Cionek. 
Insomma, un bel pasticcio a cui si potrà porre rimedio con l’arte di arrangiarsi che suggerisce almeno tre soluzioni: ricorso ad altri elementi in rosa; acquisto di qualche svincolato; promozione di qualche difensore dalla Primavera. 
Per adesso l’ipotesi più plausibile è la prima perché, oltre a sperimentare l’adattabilità di alcuni elementi, il ricorso al reintegro di Federico Casarini diventa sempre più probabile. L’ex Bologna, club dove ha militato proprio con Pazienza, ha spesso giocato da centrale in una difesa a tre. 
Domani contro il Monopoli in coppa Italia sarà sicuramente in campo e chissà che il giorno dopo non si ritrovi già in lista. Dovesse essere percorsa questa strada, tuttavia, da qui a gennaio andrà escluso uno dei 24 dalla rosa e non sarà semplice individuarlo a meno che per Cionek o Dall’Oglio, ad esempio, non saranno preventivati tempi lunghi oppure si decida di deludere le aspettative di Russo prossimo al rientro in gruppo. 
Scelta dolorosa che andrebbe praticata pure nel caso di pesca tra gli svincolati dove figurano elementi come Legittimo, Somma, D’Ambrosio, Felipe, Curcio o Liotti che ci metterebbero non poco tempo per entrare in forma. 
Più facile, ma finora in prima squadra non si sono quasi mai visti, sarebbe il ricorso alla Primavera in cui, di recente, è stato ingaggiato Nogsebe Susko Daniels, un 2004 ex Napoli in campo domenica contro il Taranto. Il lettone, acquistato dagli azzurri nell’era Giuntoli, lo scorso campionato si è diviso tra Primavera e Champion’s under 18. Altrettanto interessante è il prospetto di Simone Accetta, classe 2005, dirottato in Irpinia dall’Udinese direttamente da Pierpaolo Marino insieme a Alessandro Campanile e Daniel Saponara.

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