Juve Stabia: l'emozione di Bellich: «Che bello regalare il derby ai tifosi»

Parla il difensore già punto fisso dei gialloblù

Bellich della Juve Stabia
Bellich della Juve Stabia
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 13 Settembre 2023, 12:32
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Dal Menti al Menti. Con un gol nel destino. «Mi avevano raccontato di quanto fosse caldo il girone meridionale della serie C, e quale pressione potesse esserci nei derby. Ma viverlo è tutt'altra cosa». Stenta a crederci, Marco Bellich, il suo gol all'Avellino entra di diritto nella storia recente della Juve Stabia, come uno dei più pesanti. Stendere gli irpini, regalarsi una serata da capolista insieme alla Turris, il boato dello stadio e sentire il suo nome gridato a squarciagola dai tremila sugli spalti sono state emozioni uniche. «Una serata incredibile - dice il difensore voluto fortemente da Pagliuca per ricomporre, con Bachini, la coppia che, a Lucca, fu tra le migliori della categoria - Decidere un derby non capita tutti i giorni, dinanzi ad un pubblico caldo ed appassionato come quello visto lunedì, credo che abbia eguali in poche parti in Italia. I tifosi ci avevano caricato fin dalla settimana precedente, ma la nostra bravura è stata prima di tutto restare coi piedi ben saldi a terra. Siamo partiti a testa bassa, consapevoli di trovare un avversario arrabbiato per l'avvio in salita del campionato, ma forte di un organico di categoria. Siamo felicissimi di quanto fatto. Il gol va tutto per la mia famiglia, che è sempre al mio fianco, il gruppo dei compagni, che da un paio di mesi lavora insieme, e si è cementato per disputare un buon torneo. E poi ai tifosi».

La scelta della Juve Stabia ad estate inoltrata, ma alla prima chiamata di Pagliuca non si poteva dire di no: «Assolutamente. Con lui e Bachini avevamo già lavorato alla Lucchese con buoni risultati e una buona intesa, e questo fattore ha contribuito sulla mia scelta di scendere in un girone, quello meridionale, che non conoscevo. È la prima volta al sud, ma ne sono felice.

Devo dire che è stata la decisione giusta per mettermi in gioco e per crescere professionalmente. E non solo». Giovane, ma già con un'esperienza importante alle spalle. Castellammare lo ha conquistato: «Mi sono sistemato nella vicina Pompei, ma vengo sempre in città, mi piace tanto il contatto con la gente, vivere il calore dei tifosi. Qui il calcio si vive in una maniera unica, che può dare tanto ad un calciatore».

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Nesta il suo idolo, la Juve Stabia il suo futuro, Bellich ha le idee chiare: «Abbiamo iniziato nel migliore dei modi il campionato - ricorda - ma dobbiamo restare con i piedi ben saldi a terra. Non abbiamo fatto ancora nulla, e la strada è lunga, ci saranno anche delle difficoltà. Ma questo è un bel gruppo, siamo una squadra che può dare battaglia a tutti, a patto di essere sempre concentrati e determinati, tutti insieme supereremo qualunque ostacolo. Come accaduto nel derby». Ed a proposito di sfide tra corregionali, ancora uno scontro diretto, lunedì sera (20.45), questa volta contro il Giugliano, al "De Cristofaro", degli ex Caldore, Russo, Scognamiglio, Berardocco: «Andremo lì con la consapevolezza di poter fare la nostra partita. Affrontiamo una buona squadra, con un organico di gente esperta per la categoria. Siamo sereni, la speranza, magari, è di avere ancora tanti tifosi al seguito, per noi sono davvero il dodicesimo uomo in campo». 

 

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