La Juve Stabia vince 2-1 e vola in B,
è festa grande a Castellammare

La Juve Stabia vince 2-1 e vola in B, è festa grande a Castellammare
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 20 Aprile 2019, 16:33 - Ultimo agg. 22:13
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La Juve Stabia (serie C, girone C) ha battuto 2-1 la Vibonese ed è matematicamente promossa in serie B con due giornate di anticipo sulla fine del campionato. I gol di Paponi su rigore, al 10' e di Mezavilla, al 47', dopo il momentaneo pareggio degli ospiti con Bubas al 31', su rigore, hanno dato alle Vespe la certezza del salto di categoria.
 


Il club di Castellammare di Stabia torna in serie B per la terza volta nella sua storia ed a quattro anni di distanza dall' ultima promozione. Grande festa a Castellammare di Stabia, dove i settemila presenti allo stadio «Romeo Menti» si sono aggiunti alle centinaia di persone che stanno festeggiando per le strade. Il «trenino» dei calciatori in sala stampa per festeggiare insieme al presidente Manniello durante la conferenza, l'epilogo per la squadra prima del bagno di folla. I tifosi hanno attraversato la città con caroselli di auto, sciarpe, bandiere rigorosamente gialloblù che hanno attraversato le principali strade di Castellammare per oltre un’ora. Fuochi d’artificio e cori per i calciatori all’uscita dallo stadio in pullman, dietro il settore della tribuna Varano del Menti resta la grande B su uno striscione alto ben tre piani per celebrare la vittoria dell’undici di Caserta.

I calciatori, «guerrieri del campo» non si sono risparmiati e uscendo dallo stadio tra fuochi d'artificio e fumogeni giallo-blu, si sono mescolati tra i cittadini nei bar, prendendo con loro il caffè, disponibili a selfie e video che hanno inondato il web. Le connessioni internet sono andate in tilt tutto il pomeriggio. Nel bar poco distante dallo stadio Menti sono arrivati Carlini, Canotto, Vitiello e Viola. A tavola mozzarella e champagne per tutti, insieme a taralli di sugna, mandorle e pepe. Per celebrare il trionfo sono stati preparati caciocavalli a forma di B.
 
 

«In fondo, a volte le favole diventano realtà» ha commentato il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, da sempre tra i maggiori tifosi della Juve Stabia. Cimmino ha promesso una «grande festa» cittadina. «L' amministrazione comunale continuerà a fare la sua parte per valorizzare questa realtà consolidata da un grande risultato sportivo - ha aggiunto - la Juve Stabia è il degno esempio di una Castellammare che sa vincere e che riscopre la sua identità mettendo d'accordo tutti gli stabiesi».

Circolazione bloccata all' incrocio tra Viale Europa e via Cosenza da un gruppo di tifosi che festeggia la promozione. Un centinaio di persone hanno occupato con bandiere e striscioni la sede stradale, impedendo il passaggio di auto e pullmann, forse con l' intenzione di coinvolgere i passeggeri nei festeggiamenti. Tensione si è avuta al passaggio di un pullmann di linea proveniente da Roma. Una passeggera ha protestato vivacemente ed in risposta è stato infranto uno dei finestrini dell' automezzo. 
 
 

Abbraccia la moglie e si abbandona insieme a lei alle lacrime, Franco Manniello, presidente della Juve Stabia al termine della gara vittoriosa con la Vibonese, che sancisce il ritorno in B delle «Vespe» dopo quattro anni. «Ora sono in tanti pronti a salire sul carro del vincitore - dice poi polemicamente - ma la vittoria è tutta dei ragazzi e non dimentico i 'leoni da tastierà che nel 2014 hanno massacrato me e la mia famiglia e sono gli stessi che hanno fatto perdere a questa città le acque termali, con le 28 sorgenti». «Chi, ad inizio campionato, ci dava al quarto o quinto posto, non ha capito nulla. All' inizio abbiamo avuto episodi favorevoli, ma non ho mai pensato di perdere. Ora è Pasqua - ha concluso il presidente - e non dirò altro, ma parlerò dopo il 5 maggio». Soddisfatto l'allenatore Fabio Caserta: «Sono contentissimo, la promozione è più che meritata, la squadra ha fatto qualcosa di unico, incredibile. Il plauso va ai tifosi ed al presidente, che ha saputo andare contro tutto e tutti. Ci tenevo tantissimo, sono legato a questa città, ed anche per me, dopo l’amarezza del 2014, era un obiettivo riportare la squadra in serie B».

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