Juve Stabia, un filotto per tornare a sognare. E sorride anche Ricci

Sette risultati utili di fila con sette gol fatti e nessuno subito

Manuel Ricci, autore della seconda rete contro il Messina
Manuel Ricci, autore della seconda rete contro il Messina
di Gaetano D'Onofrio
Martedì 13 Dicembre 2022, 12:30
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Sette risultati utili di fila, quindici punti messi in cassaforte, con quattro vittorie e tre pareggi, sette gol fatti, neppure uno subito da Barosi. Dalla polvere all'altare, la Juve Stabia si risveglia all'indomani della tripletta rifilata al Messina di Auteri, e con il quarto posto assoluto (per il Giugliano a Potenza solo un pari), l'undici di Colucci si conferma una delle più belle realtà del girone. La squadra, Catanzaro a parte, più in forma di questo finale del girone di andata. Lontanissimo il periodo nero con le sconfitte contro la capolista, il Crotone, il Taranto e il Pescara (e l'eliminazione dalla coppa ad opera del Foggia), sotto il Faito torna il sorriso. E si comincia anche a sognare: «Il quarto posto solitario - dice Manuel Ricci, autore della seconda rete contro i siciliani - è nelle nostre corde. Siamo in un buon momento, dobbiamo cavalcare l'onda fino alla sosta per cercare di chiudere nel migliore dei modi l'anno».

Un gol, il primo al Menti, proprio sotto la curva, il boato, la gioia di un successo che sembra ormai lanciare le ambizioni della Juve Stabia: «È stato bellissimo racconta l'ex capitano del Potenza - ero proprio sotto la curva dei nostri tifosi, sentire il mio nome gridato da tutto lo stadio è stato indescrivibile.

Obiettivi? La striscia positiva si allunga, prendiamo pochi gol, stiamo facendo punti pesanti. L'avevo detto fin dalla prima intervista che questo gruppo mi lasciava buone sensazioni. Una volta trovato il giusto equilibrio abbiamo dimostrato che potevamo giocarcela con tutti. Il periodo negativo in un campionato può starci, anche se, probabilmente, solo con il Catanzaro abbiamo demeritato, mentre con le altre abbiamo finito per pagare i singoli episodi».

Interno o esterno a centrocampo, esterno nel tridente alto, Ricci è, insieme a Scaccabarozzi, l'uomo ovunque di Colucci che, per lui, non ha mai disdegnato parole al miele. «So che il mister mi stima - prosegue il centrocampista - dice che sono tra quelli che hanno più ore di volo, e quindi devo dare l'esempio insieme ai più esperti. Credo che quest'anno ci sia un bel mix. Siamo tanti i calciatori che hanno disputato tanti campionati, e nel nostro ruolo di chioccia cerchiamo di far esprimere al meglio anche i più giovani, soprattutto di dare loro serenità nella giocata. Insomma, stiamo facendo bene, e non è finita qui». Nel calcio spesso si dice che nessuno è sicuro del posto: Colucci quest'anno sembra aver preso alla lettera la massima. «Assolutamente - conferma Ricci - è incredibile come ci tiene sempre tutti sulla corda. Domenica ho segnato? Magari col Cerignola mi tocca la panchina. È il modo migliore per tenere la squadra sul pezzo, la competizione, quando è così sana, non può che essere il modo migliore per affrontare un campionato così difficile. In settimana commentavamo la classifica: è talmente corta che in due giornate puoi trovarti dai playoff ai playout, per questo non dobbiamo mollare mai la presa». Dal 23, contro la Gelbison, dopo il posticipo del 19 con il Cerignola, parte già il girone di ritorno: «Un campionato a parte, bisogna dimenticare quanto di buono fatto fino ad ora e restare concentrati. Possiamo divertirci e toglierci tante soddisfazioni». 

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