Dove essere vittoria a tutti i costi, ha rischiato d’esser una sconfitta rovinosa, l’ennesima. Ne è venuto fuori un pareggio che – se non altro – consente alla Turris di tornare a muovere la classifica, seppur di misura. Finisce 1-1 contro la Viterbese. La sfida salvezza del Rocchi si decide dalla panchina: Polidori (subentrato all’infortunato Marotta) porta avanti i laziali alla mezz’ora del primo tempo, Longo toglie le castagne dal fuoco nella ripresa per il definitivo pari.
Il punto consente alla Turris di tenersi ai margini della zona rossa della classifica, la prestazione cementa invece – inesorabilmente – le consapevolezze maturate ormai da settimane: i ribaltoni in panchina – con tre allenatori avvicendatisi in tre mesi – non sono valsi a cambiare l’inerzia di una stagione nata con ben altre aspettative ed ambizioni, lasciando emergere con prepotenza i limiti – mentali e tecnici – di un organico che necessita a questo punto di interventi sostanziali nella sessione di mercato ormai alle porte.
Nel 4-3-3 di Di Michele torna titolare Ardizzone, a comporre la mediana con Gallo ed Acquadro. Ercolano completa il tridente con Leonetti e Maniero.
Prima ghiotta occasione Viterbese dopo sei minuti con Volpicelli, che centra la traversa dalla distanza. Ci riprova l’attaccante dopo una manciata di minuti, stavolta trovando l’efficace risposta di Perina. Di mezzo, l’infortunio di Simonelli, rilevato da Mungo. Acquadro ci prova dalla distanza, concludendo di poco alto sul montante. Altra tegola Viterbese al 25’, quando anche Marotta – infortunato – è costretto al cambio. Al suo posto Polidori, cui bastano sei minuti per trovare la giocata che vale il momentaneo 1-0. Il filtrante è di Volpicelli: rintuzzato il primo tentativo, a segno il secondo. La rete tramortisce la Turris, che rischia di sprofondare nel finale di frazione, quando Volpicelli trova il secondo legno di giornata a negargli il gol.
Nella ripresa, undici minuti e Di Michele opta per il doppio cambio: dentro Vitiello e Longo per Contessa e Ardizzone; Turris col 4-2-4. Mossa indovinata: sei minuti e proprio una zampata di Longo – sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina – vale l’1-1. Alla mezz’ora tocca a Finardi, dentro al posto di uno spento Ercolano. Un minuto e s’innescano le veementi proteste della Turris per un contatto in area fra Mungo e Leonetti: tutto regolare per il direttore di gara. Nell’ultimo quarto d’ora è considerevole la spinta della Turris. Finardi scheggia la traversa con un tiro cross, poi Acquadro tenta la soluzione dal limite spedendo di un nulla sul fondo. Finisce 1-1.