Picerno-Avellino, sfida nel gelo ad alta quota

In campo per non perdere i contatti con la capolista Juve Stabia

Avellino a Picerno, sfida nel gelo ad alta quota
Avellino a Picerno, sfida nel gelo ad alta quota
di Marco Ingino
Domenica 26 Novembre 2023, 10:42 - Ultimo agg. 11:33
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Al "Donato Curcio" di Picerno, stadio intitolato all'attuale presidente del club lucano che nel 2007 lo fece ricostruire con un milione di euro di contributo bonificato dagli Usa, l'Avellino di Michele Pazienza cerca punti di platino per restare attaccata alla capolista Juve Stabia, ieri vittoriosa pure sullo stretto di Messina.

Obiettivo in comune ai padroni di casa appaiati in classifica ai biancoverdi e al Benevento. L'Az Picerno, grazie al frizzante 4-2-3-1 del salernitano Emilio Longo e i gol dell'ex Jacopo Murano (capocannoniere con 12 gol), in queste prime 14 giornate ha letteralmente entusiasmato i poco più di 5mila e 500 abitanti del piccolo centro a pochi passi da Potenza dove si sogna addirittura la serie B.

Una bella realtà del calcio di terza serie che, alle 18,30 nel paese localizzato a oltre 700 metri di altezza e con una temperatura annunciata glaciale, vedrà almeno un terzo della popolazione ritrovarsi allo stadio per fronteggiare i quasi 700 tifosi biancoverdi al seguito. Contorno ambientale di un match non ancora decisivo ma sicuramente importante per il prosieguo di entrambe verso i rispettivi obiettivi.

Mentre il Picerno degli ex Ceccarelli, Murano, Albadoro e Esposito proverà a rincorrere l'ottavo risultato utile, infatti, l'Avellino di Michele Pazienza dovrà assolutamente provare a recuperare il terreno perduto con l'inatteso stop interno contro il Giugliano. Un passo falso che solo con un risultato positivo a al Curcio potrà, probabilmente, essere catalogato come un incidente di percorso. Pur recuperando Falbo e Benedetti alla causa, intanto, Pazienza pure quest'oggi dovrà valutare lo stato di salute di diversi biancoverdi ad iniziare da Lorenzo Sgarbi. Quella che è ormai la pedina più importante dello scacchiere irpino in settimana si è allenata a singhiozzo per la frattura al quinto metacarpo della mano sinistra rimediata contro il Giugliano. Con l'ausilio di un tutore l'ex Sudtoriol ha deciso insieme allo staff medico di rinviare, eventualmente, alla pausa natalizia l'intervento chirurgico. La settimana dell'attaccante di proprietà del Napoli non è stata comunque delle più semplici inducendo lo stesso Pazienza a metterne in dubbio la presenza, dal primo minuto, a Picerno. Quasi certamente, avendo ormai da tempo deciso di percorrere sempre la strada della prudenza, Sgarbi si accomoderà in panchina al pari di Rigione, non ancora al top, ma anche di Benedetti e Falbo che hanno lasciato l'infermeria.

Al netto dei calciatori che offrono maggiori garanzie sotto il profilo atletico, pertanto, Pazienza proverà a disegnare un 3-5-2 abbastanza equilibrato in cui si profila la conferma dell'intero pacchetto arretrato sperimentato nella fase dell'emergenza.
Davanti a Ghidotti sarà Armellino e dettare i tempi e provare a tenere alta la linea Maginot con a destra Cancellotti e a sinistra Mulè. In mediana, invece, si profila il ritorno dal primo minuto di Sannipoli, destinato a posizionarsi sulla corsia di destra, con Ricciardi dirottato nuovamente a sinistra. Sebbene Pezzella abbia in settimana lanciato segnali di ripresa, al pari di D'Angelo che smania dalla voglia di tornare protagonista, il trio centrale non prescinderà da Palmiero con, a destra, Lores Varela e, a sinistra, Casarini. Salvo ripensamenti nel ritiro di Picerno, infine, in attacco toccherà nuovamente a Gori e Marconi provare a scardinare la difesa di casa nella speranza di non dover ricorrere a Sgarbi che Pazienza darebbe chissà cosa per tenere a riposo precauzionale.
In quest'ottica non è da escludere nemmeno il ricorso a Cosimo Patierno che, per stessa ammissione dell'allenatore in sede di presentazione del match, sta gradatamente tornando in condizione.
 

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