Juve Stabia, Pochesci: «Col Latina la gara della vita». Delusione dei tifosi per la festa dei 116 anni

La vigilia di campionato

Il tecnico della Juve Stabia Sandro Pochesci
Il tecnico della Juve Stabia Sandro Pochesci
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 18 Marzo 2023, 13:03
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«Per noi è la gara della vita, quella in cui dobbiamo capire che vogliamo fare da grandi». Come suo solito, ma a ragion veduta, alla vigilia della sfida tra la Juve Stabia ed il Latina, domani (14.30) al Menti, Sandro Pochesci lancia il suo ultimatum alla squadra. Reduce dall’ennesimo stop, anche sfortunato per certi versi, a Francavilla, l’undici stabiese deve a tutti i costi centrare un risultato positivo contro i laziali, per chiudere e blindare il discorso salvezza e provare a concentrarsi nuovamente sull’obiettivo play-off.

«E’ una partita decisiva – chiosa l’allenatore -, per noi stessi per la piazza, per i tifosi, che vogliono festeggiare i 116 anni del calcio in città.

Insomma, non dobbiamo avere alibi e puntare ad un solo risultato. Recuperiamo qualche acciaccato, come Scaccabarozzi, gli squalificati, abbiamo già rivisto a Francavilla Dell’Orfanello, mancherà Ricci che, invece, si è fatto male, ma indipendentemente dai singoli, voglio rivedere in campo la grinta, la determinazione dei settanta minuti del turno infrasettimanale. E’ quella la Juve Stabia che voglio vedere in campo io».

Sulla questione dei festeggiamenti per i 116 anni del calcio a Castellammare si è accesa la diatriba tra ultras e Comune che, dopo aver concesso in un primo momento gli spazi della Villa Gabola, li ha negati nella serata di ieri, e nel duro comunicato della curva e delle associazioni aderenti si paventa la possibilità di un raduno all’esterno del polmone verde della città. Intanto, per la gara col Latina, Pochesci conferma lo spartiacque, anche per la sua permanenza a Castellammare, dopo le dichiarazioni della dirigenza che aveva visto in lui l’uomo giusto per un progetto duraturo: «Le prossime sei gare sono fondamentali – ha spiegato -, prima di tutto per me, poi per la squadra, quindi i tifosi, il club. Personalmente sono sereno, la mia vita è sempre stata in salita e la prossima partita l’ultima. Devo mettermi in gioco, so di non aver dato quanto potevo e volevo, ma ci proverò fino alla fine. Dobbiamo centrare la salvezza e poi puntare ai play-off, ma arrivarci come dico io, con la consapevolezza e la convinzione di poter dire la nostra, se dobbiamo solo fare apparizione meglio restar fuori. Ma questa squadra ha dimostrato di avere tanto dentro, e sono convinto che chiuderemo bene la stagione».

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