Turris, adesso sfida d’alta quota a Bari:
«Stiamo vivendo un momento favoloso»

Turris, adesso sfida d’alta quota a Bari: «Stiamo vivendo un momento favoloso»
di Raffaella Ascione
Lunedì 4 Ottobre 2021, 11:41
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Una Turris da stropicciarsi gli occhi contro il Latina: travolgente nel primo tempo e capace poi, nella ripresa, di superare la difficoltà iniziale colpendo di nuovo l’avversario subito dopo il gol che poteva rischiare di riaprire pericolosamente i giochi.

Non usa mezzi termini il presidente Antonio Colantonio. «Stiamo vivendo un momento favoloso, quindi era auspicabile che contro il Latina arrivasse la vittoria. Le prime due sconfitte interne? Mai messo in discussione questo gruppo, nemmeno per un istante. Come si fa ad avere dubbi dopo appena tre partite? Bisogna attendere fisiologici tempi di assestamento». Contro i pontini registrato un Liguori decisamente più caldo – restano ancora fuori gli ultrà, in attesa della riapertura degli impianti al 100% – ma il presidente corallino punta a ben altri scenari. «Siamo ancora lontani da quello che auspico. Vorrei più persone allo stadio per dare quella risonanza che ha chiesto anche Lega Pro. Non appena le misure anti Covid lo consentiranno, porteremo allo stadio studenti e genitori. Una Turris che torna in C dopo tanti anni e che propone un calcio spettacolare me merita uno stadio pieno». 

Da Picerno a Latina, tre vittorie consecutive, undici gol all’attivo e cinque al passivo. Tradotto in termini di classifica, un consistente balzo in avanti, che ha proiettato la Turris immediatamente a ridosso della capolista Bari, prossima avversaria. «Numeri che esprimono la consacrazione conseguita al lavoro di questi primi due mesi», precisa mister Caneo. «Personalmente, non ho mai visto la squadra in crisi: fuori casa abbiamo raccolto quanto dovevamo, ad eccezione dei due punti lasciati a Taranto. Questo è un gruppo da elogiare, che lavora e si sacrifica ogni settimana, anche se forse parlare di sacrificio in relazione al calcio non è appropriato, perché fare calcio è una gioia. E la gioia dei ragazzi è indice della volontà di trascinare chi gli sta attorno».

Il rammarico, contro il Latina, è di non averla chiusa già nel primo tempo. «Avremmo potuto, ma questa è una squadra che spinge in undici e per questo spende importanti energie fisiche e mentali; quindi, se non chiudiamo la partita, poi è chiaro che può esserci un calo che consente magari all’avversario di tornare in partita.

Bisogna essere tosti e contro il Latina ci siamo riusciti. Devo dire che in generale i segnali di crescita sono netti. Per il resto, posso solo elogiare i calciatori e incitarli a mentalizzarsi su questa crescita progressiva».

La classifica dice che al San Nicola sarà sfida d’alta quota. «Se si può sognare? Si deve. L’importante, ovviamente, è che i calciatori continuino a lavorare per alzare l’asticella individualmente, perché se il collettivo esalta le individualità, tanto di guadagnato». 

Sulla scelta iniziale di Di Nunzio: «Lorenzini doveva rifiatare e Di Nunzio mi dava certezze assolute per come si allena, tant’è che ha fatto una gara di grande spessore». 
A Bari mancheranno Ghislandi, nuovamente convocato in Nazionale Under 20, e Nunziante, in fase di ripresa. «Se penso ad una diversa soluzione tattica? No, cambierà solo l’interprete, sposterò le valutazioni su altri. Indubbiamente l’assenza di Ghislandi dà fastidio, visto che – considerata la concomitante assenza di Nunziante – andrà a smantellare la catena di destra».

Tra i protagonisti assoluti delle ultime gare, il capitano Luca Giannone. «Complimenti anzitutto alla squadra, perché questa vittoria in casa mancava e ci voleva, specie dopo aver tanto dimostrato in trasferta. Contro il Latina abbiamo portato subito la partita a nostro favore, siamo contenti perché è andata esattamente come l’avevamo preparata; potevamo chiuderla prima ma va bene così».
Sulla sua crescita perentoria: «Era solo un problema di condizione, in genere nelle prime partite di campionato fatico sempre. L’anno scorso sono partito forte, quest’anno mi serviva invece raggiungere la condizione ideale: la sto trovando e cerco quindi di dare continuità a quello che so fare. A Bari scontro diretto? Lo dice la classifica. Noi andremo lì per fare la nostra partita senza paura, consapevoli di affrontare un avversario costruito per vincere. Vogliamo giocarcela».
Sul delicato momento post Picerno: «Sapevamo che ne saremmo usciti, non abbiamo mai smesso di lavorare e prima o poi doveva cominciare a girar bene. Con il giusto impegno possiamo portare avanti questo gioco e questi risultati». 

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