Turris, è il giorno di Fontana: «Pronto a tutto per la salvezza»

Il nuovo tecnico ha diretto oggi il primo allenamento

Fontana, Colantonio e Primicile
Fontana, Colantonio e Primicile
di Raffaella Ascione
Giovedì 29 Dicembre 2022, 23:00 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 09:09
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Ha diretto oggi il suo primo allenamento. Poi la conferenza di presentazione. È il giorno di Gaetano Fontana alla Turris. Insieme al nuovo tecnico, al tavolo della conferenza anche il presidente Antonio Colantonio ed il direttore dell’area tecnica Rosario Primicile.

«Per quella che è la situazione non si può certo dire che non siano stati commessi errori», ha esordito il presidente corallino. «Quest’anno abbiamo provato a fare qualcosa di diverso, spendendo peraltro molto di più rispetto agli anni scorsi. Vero che i campionati non si vincono coi curricula e le figurine, serve la miscela giusta. Fatta questa premessa, tengo comunque a dire che i calciatori presi sono tutti importanti. Poi si sa, solo chi non opera non sbaglia. Ma al netto di questi errori voglio che sia chiara una cosa: sarebbe stato più facile per me mollare, ma io non sono un vigliacco, né lo sono i miei uomini. Farò di tutto per salvare la Turris. Quindi non solo non mi arrendo, ma passo al contrattacco. Perché ho scelto Fontana? Perché quando gli ho proposto un premio per la salvezza lui lo ha rifiutato, chiedendone piuttosto uno per i playoff». Sulla trattativa con Novellino: «Non abbiamo sentito solo lui, ma tanti altri. A noi serviva un allenatore convinto di portarci alla salvezza. Perché è l’allenatore che deve convincere me, ovvio che poi anche io debba trasmettere convinzione. E Fontana mi ha convinto. Ribadisco, io voglio salvare la Turris».    

A proposito di scelte, errori e mercato estivo, il direttore Primicile fa un parziale mea culpa: «Il presente dice che siamo in difficoltà, che non dobbiamo cercare alibi né darne ai calciatori.

Cambiare quattro allenatori dimostra chiaramente che anche come società abbiamo commesso errori. Sapevamo che la rosa era incompleta ed a maggior ragione lo sappiamo adesso. Sappiamo che manca un perno difensivo, così come siamo consapevoli che manca qualcosa a centrocampo, ma resto convinto che questa squadra possa fare tanto, lo dimostra il fatto che abbiamo in rosa calciatori che ancora oggi, nonostante tutto, hanno mercato in C. Se mi sono sentito o messo in discussione? Certo che sì, perché tutti ci aspettavamo di più, ma faremo di tutto per risollevarci». Sui tifosi: «Capisco perfettamente preoccupazioni e critiche, ma la Turris ha bisogno dei suoi tifosi. La nostra salvezza, dobbiamo costruirla al Liguori, col sostegno della nostra gente».

Quindi mister Fontana: «Perché sono qui? Perché avevo voglia di allenare. Perché non mi va di fare lo stipendiato a casa. Ho visto la squadra e dico che la classifica ne mortifica le potenzialità, ma naturalmente è con la classifica che dobbiamo fare i conti e non si può far finta di nulla. Il primo obiettivo è perciò tirarci fuori da questa situazione per stare più sereni. Quattro allenatori non possono né devono diventare un alibi per i calciatori. Adesso tocca solo lavorare, perché i calciatori ci sono. Diciamo che manca la squadra. Non è colpa di nessuno ma bisogna trovare il modo per ricucire e cambiare indirizzo. Credo che questo gruppo debba trovare la sua identità».

Sul mercato: «Ci metteremo a disposizione del mister», rassicura Colantonio. «Non ci tireremo indietro, nei limiti del possibile. A me interessa solo salvare la Turris». Con una precisazione: «Finché ci sarà Colantonio al timone, il connubio con Primicile sarà indissolubile, perché tutto il buono finora realizzato è merito suo».
A proposito della recente – forte – contestazione: «Il feeling con la gente non cambia. Ovvio che l’entusiasmo non sia quello del primo giorno, ma questo è fisiologico e non intacca la volontà di dar seguito al progetto, a condizione che le contestazioni restino confinate al campo e non sfocino nel personale. Del resto io sono il mio primo contestatore quando le cose non vanno bene, quindi è giusto che i tifosi contestino».

Complicata la sessione di mercato di gennaio, ma le priorità sono tassative: «Col mister ci siamo presi tempo per fare tutte le necessarie valutazioni», spiega Primicile. «Se non si riesce a vendere? Ha risposto il presidente: la società farà di tutto per salvare la Turris. Se non dovessimo riuscire a sistemare altrove chi non rientrerà nei piani potrebbe scattare linea dura».

Nel frattempo, un intenso lavoro sul campo: «Ho parlato di identità», spiega Fontana. «I ragazzi devono avere punti fissi, sapere cosa fare in campo. Farò valutazioni legate ai reparti, non ai nomi. Per quello c’è il direttore. Se sono qui è perché ci credo. Il miglior sistema di gioco per questa squadra? Anzitutto bisogna realizzare e metabolizzare quello che sta accadendo. Serve consapevolezza, poi bisogna agire di conseguenza».

Alla ripresa il derby con lo Stabia: «Se ho senso di rivalsa? So solo – incalza mister Fontana – che ho una gran voglia di vincere e non perché di fronte ci sia la Juve Stabia, che mi ha segnato come allenatore e prima ancora come calciatore».

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